Taglieri (M5S): aumentano le tasse, tagliano i servizi e scappano dalla realtà. Il centrodestra ci ha portato al disastro, D’Incecco si dimetta
08 Aprile 2025 - 11:38:22
spara una dichiarazione utile solo a distogliere l’attenzione dai
disastri che loro stessi hanno causato. È la solita strategia, identica
a quella del governo Meloni: mentre buttano miliardi nel riarmo europeo,
provano a distrarre parlando del manifesto di Ventotene. In Abruzzo,
invece, cercano di coprire l’aumento delle tasse e il collasso dei
servizi pubblici con dichiarazioni roboanti e grottesche”.
Lo dichiara Francesco Taglieri, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in
Consiglio regionale, in risposta alle affermazioni del coordinatore
della Lega e presidente della Commissione Bilancio, Vincenzo D’Incecco.
“Chi governa oggi in Abruzzo ha imposto l’aumento dell’addizionale
IRPEF. La norma nazionale prevede un’aliquota base dell’1,23%: tutto ciò
che è in più è una decisione politica della Regione. Ed è una scelta
gravissima. Nel 2011 il centrodestra aumentò le tasse di 0,50 punti
percentuali. Oggi, con la stessa faccia tosta, hanno nuovamente
aumentato le tasse. E per coprire il disastro, sbandierano un finto
taglio dello 0,06% solo sul primo scaglione: una briciola che non cambia
la vita a nessuno. Una manovra inutile e dannosa, perché i conti non
tornano lo stesso. Nonostante il prelievo forzoso nelle tasche dei
contribuenti abruzzesi mancano altri 20 milioni di euro per coprire il
disastro realizzato nei bilanci della sanità pubblica e la Regione è già
pronta a tagliare ancora. Verranno colpiti tutti i dipartimenti,
indistintamente, in un altro taglio lineare che impoverirà ulteriormente
i servizi”.
“E i numeri certificano il fallimento:
La mobilità passiva è salita a oltre 108 milioni di euro l’anno: sempre
più abruzzesi si curano fuori regione;
Le liste d’attesa sono infinite: oltre 100 giorni per alcune visite
specialistiche;
L’Abruzzo è tra le regioni con la più alta incidenza di povertà
relativa: oltre il 18% delle famiglie è in difficoltà economica;
La disoccupazione giovanile è al 31%, ben sopra la media nazionale”.
“I pronto soccorso sono al collasso, gli ospedali in affanno, e i medici
fuggono. Ma il fatto più grave è ciò che è accaduto durante il Consiglio
regionale. Una maggioranza davvero responsabile, davanti a un’aula
consiliare occupata pacificamente da cittadini e comitati, avrebbe
dovuto sospendere i lavori e rinviare ad oltranza la seduta, attendendo
che la protesta si concludesse. Potevano aggiornare anche alle tre di
notte del giorno dopo. Ma non lo hanno fatto per un motivo preciso: se
si fosse superata la mezzanotte, l’opposizione avrebbe avuto la
possibilità di continuare la discussione generale presentando centinaia
di emendamenti. E questo li avrebbe costretti ad applicare nuovamente la
ghigliottina, mettendo nero su bianco l’imbarazzante rifiuto del
confronto democratico”.
“Questa è la verità che vogliono nascondere con attacchi scomposti e
bugie: hanno paura del confronto, della piazza, della voce dei
cittadini. E trovo indegno che a invocare dimissioni dell’opposizione
sia proprio chi, come Vincenzo D’Incecco, siede contemporaneamente da
coordinatore di partito e da presidente della Commissione Bilancio. Chi
mente ai cittadini e distorce i fatti per coprire la propria incapacità,
dovrebbe essere il primo a lasciare l’incarico. D’Incecco si dimetta. E
con lui un’intera classe dirigente che ha dimostrato di non sapere
governare. Ai cittadini che stanno tornando a manifestare, diciamo: non
fermatevi. La partecipazione è il più grande atto democratico. Le piazze
che si riempiono di persone diverse per storie, idee e origini, ma unite
dallo stesso disagio, fanno più paura a chi governa di mille post o
slogan. Perché chi ha spirito critico, oggi, non si beve più le
favole!”, conclude il capogruppo Taglieri.