10 Aprile 2025 - 19:16:29
di Tommaso Cotellessa
È stata richiesta al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di undici agenti della Polizia Stradale di Pratola Peligna, accusati di minaccia aggravata.
La motivazione individuata dal procuratore della Repubblica Luciano D’Angelo, insieme ai sostituti Stefano Iafolla ed Edoardo Mariotti è la mancanza di elementi di colpevolezza a carico degli indagati e di ragionevoli previsioni di condanna.
Le indagini erano partite circa un anno fa, dopo la denuncia presentata in procura da Luciano Bernardi, ex comandante della Stradale, e dall’ispettore Attilio Di Loreto, entrambi al centro dell’inchiesta sui cosiddetti furbetti del sonnellino, che aveva coinvolto diciannove agenti. Proprio nel corso di quella complessa indagine, Bernardi e Di Loreto avevano ricevuto due buste anonime contenenti proiettili calibro 9×19, in dotazione alle forze dell’ordine, e un messaggio scritto con un normografo: questo basta.
La natura dei proiettili aveva alimentato il sospetto che le minacce potessero provenire da ambienti interni, in particolare dagli stessi colleghi coinvolti nell’inchiesta disciplinare. Ne erano seguite perquisizioni domiciliari, delle auto e degli uffici di undici agenti, disposte dalla procura nel tentativo di trovare riscontri o collegamenti tra le missive e i destinatari delle indagini.
Tuttavia, gli accertamenti non hanno prodotto alcuna prova concreta. Le perquisizioni hanno avuto esito negativo e le lettere risultano essere state recapitate senza affrancatura, consegnate direttamente dai portalettere, rendendo impossibile risalire all’origine.
Alla luce degli elementi raccolti, la Procura ha ritenuto infondata l’ipotesi accusatoria, avanzando la richiesta di archiviazione. Una decisione che, però, incontra l’opposizione dei due inquirenti minacciati, Bernardi e Di Loreto, che chiedono venga fatta piena luce sull’accaduto.
Nel frattempo, prosegue il filone principale dell’inchiesta sui furbetti del sonnellino. Per otto agenti è stata chiesta l’archiviazione per tenuità del fatto, mentre per altri undici si è aperto il processo. Nel corso dell’udienza preliminare, è stato concesso un rinvio tecnico per il conferimento dell’incarico ad un perito per l’analisi delle intercettazioni raccolte.