Cannabis light, M5S: “la destra di Marsilio affossa un settore legale, virtuoso e fiorente. La loro è guerra ideologica che uccide imprese e lavoro
10 Aprile 2025 - 18:42:30
cancellare, con un colpo di spugna, anni di lavoro, innovazione e
occupazione. Lo hanno fatto con una norma ideologica e senza basi
scientifiche che considera la cannabis light una droga, contro ogni
evidenza normativa e medica. Una follia giuridica ed economica che
porterà alla chiusura di migliaia di attività, molte anche in Abruzzo”.
A dichiararlo sono Erika Alessandrini, Consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle Abruzzo, e Francesco Taglieri, capogruppo
pentastellato in Consiglio regionale, dopo il vero e proprio attacco
ideologico e privo di basi scientifiche perpetrato dal Governo Meloni e
dalla maggioranza di centrodestra regionale ai danni dell’economia
abruzzese. L’approvazione del Decreto Legge Sicurezza, avvenuta lo
scorso 4 aprile, introduce misure che vietano la commercializzazione
delle infiorescenze di canapa industriale, colpendo duramente un settore
legale e in crescita.
La Consigliera regionale Erika Alessandrini, che aveva presentato una
risoluzione per impegnare la Giunta regionale nella difesa delle imprese
abruzzesi operanti nel settore della canapa industriale, bocciata dalla
maggioranza di centrodestra, dichiara: “Siamo di fronte a un atto
scellerato che dimostra l’assoluta miopia politica e l’ignoranza della
destra al governo. Il Decreto Sicurezza vieta l’uso delle infiorescenze
di canapa, equiparandole a sostanze stupefacenti, nonostante il loro
contenuto di THC sia inferiore allo 0,5%, come previsto dalla legge. A
farne le spese saranno oltre tremila aziende italiane, più di
venticinquemila lavoratori, tanti anche in Abruzzo, giovani che hanno
scelto di tornare alla terra, di innovare, di creare reddito in modo
sostenibile. Diverse realtà hanno investito nella coltivazione,
trasformazione e vendita della canapa industriale e dei suoi derivati
legali, sono ora in ginocchio.
Sotto attacco anche commercianti come Yuri Di Sabatino, giovane
imprenditore abruzzese che ha investito tutto nel suo grow shop a
Montesilvano e che in questi giorni ha manifestato pubblicamente la
propria rabbia e incredulità per un governo che tratta questi
imprenditori come spacciatori, pur vendendo un prodotto innocuo, legale,
con un contenuto di THC vicino allo zero. Si tratta di uomini e donne
che hanno creato lavoro, pagato le tasse, ricevuto anche fondi pubblici,
distrutti da un giorno all’altro con una legge senza senso.
Il M5S Abruzzo annuncia battaglia su tutti i fronti: “Sosterremo tutte
le iniziative che il comparto intenderà portare avanti, continueremo a
dar voce nelle istituzioni alle istanze di un settore che vale due
miliardi di euro e che la destra vuole regalare alle multinazionali
estere. Noi non ci stiamo. Loro obbediscono a Salvini e Meloni, noi
difendiamo agricoltori, commercianti, imprese e lavoratori. È
inaccettabile – conclude il capogruppo Taglieri – che si distrugga un
comparto intero solo per propaganda e in nome di una guerra ideologica
che nulla ha a che vedere con la salute pubblica e la sicurezza. La
canapa industriale non è droga. È sviluppo, è futuro, è lavoro. Ma alla
destra, evidentemente, non interessa”.