D’Incecco e Mannetti (Lega Abruzzo): rivedere Green Deal e Patto stabilità, no al Piano di riarmo europeo
11 Aprile 2025 - 11:45:35
stabilità, no al Piano di riarmo europeo. Presentata risoluzione in
Consiglio regionale
Rivedere le regole del Green Deal e del Patto di stabilità, no al Piano
di riarmo europeo. Sono le richieste contenute in una risoluzione
presentata in Consiglio regionale da Vincenzo D’Incecco e Carla
Mannetti, consiglieri della Lega Abruzzo. La risoluzione impegna in
particolare il Presidente della Giunta “a promuovere proposte, in seno
al Consiglio europeo delle regioni e in altre sedi competenti, nonché a
sostenere tutte le iniziative del governo presso le istituzioni
dell’Unione europea, per avviare una negoziazione volta a ridefinire
gli obblighi e le limitazioni imposti dal Green Deal proponendo
obiettivi più realistici e sostenibili per l’Italia, in grado di
contemperare la tutela ambientale con la salvaguardia del tessuto
produttivo nazionale”. Nel documento si fa riferimento a una serie di
regolamenti e direttive europee, dalla messa al bando dei motori Euro 5
diesel, allo stop ai motori endotermici entro il 2035, all’obbligo del
bilancio di sostenibilità per le aziende, “che costituiscono un vero
e proprio dazio implicito alle nostre imprese”. Si chiede quindi di
rivedere anche “il Patto di stabilità e crescita, al fine di
introdurre maggiore flessibilità nei parametri di bilancio, consentendo
di sostenere investimenti pubblici strategici, sgravi fiscali e
politiche di crescita economica”. Per i consiglieri regionali della
Lega, “vanno rimossi tutti quegli ostacoli che impediscono alle
imprese di crescere”. La risoluzione impegna inoltre il Presidente
della Giunta “a rappresentare, in ogni sede opportuna, nazionale e
dell’Ue, la propria ferma opposizione all’attuazione del PianoReArm
Europe/Readiness 2030, chiedendo che le risorse previste siano invece
indirizzate verso altre priorità di interesse pubblico”. E, dunque,
“a riferire periodicamente al Consiglio regionale sugli sviluppi delle
negoziazioni e sulle azioni intraprese per tutelare gli interessi
dell’Italia in ambito europeo”. “Serve un’Europa che ascolti i
territori e non che li penalizzi con vincoli insostenibili e politiche
ideologiche”, sottolineano D’Incecco e Mannetti. “Di qui la
battaglia di buon senso e concretezza della Lega per tutelare il futuro
di imprese e famiglie. E il futuro deve essere di pace. Il dialogo è
l’unica soluzione per coltivarla e costruire alleanze commerciali”.