13 Aprile 2025 - 08:38:10
di Martina Colabianchi
L’Abruzzo, insieme a Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Puglia, Liguria e Calabria, è sul podio delle regioni dove è maggiore l’insicurezza sul lavoro.
A metterlo nero su bianco sono i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega relativi al primo bimestre del 2025.
L’incidenza degli infortuni, nelle regioni in zona rossa, è superiore a +25% rispetto alla media nazionale.
Sono 138 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 101 in occasione di lavoro (10 in più rispetto a febbraio 2024) e 37 in itinere (9 in più rispetto a febbraio 2024). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (17). Seguono: Veneto (11), Puglia (9), Lazio, Piemonte e Toscana (8), Campania, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna (6), Umbria (5), Liguria (4), Basilicata, Abruzzo e Calabria (3), Sicilia (2), Marche e Sardegna (1). Ancora senza vittime: Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Molise.
Sono soprattutto le province di Teramo e Chieti le più colpite in Abruzzo, quest’ultima addirittura 9° in graduatoria nazionale con un’incidenza pari al 13,7% degli occupati. Teramo è 22° con un’incidenza dell’8,4%.
«Nel primo bimestre 2025 il dramma continua inesorabilmente e tragicamente. Con un segno più che allarma soprattutto chi come noi lavora per la sicurezza sul lavoro quotidianamente. Perché rispetto al 2025 le vittime sono aumentate del 16%. Si contano già 138 decessi, 19 in più dello scorso anno. E sul podio dell’insicurezza nazionale, in zona rossa, c’è oltre un terzo della Penisola». Così Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega.
Le denunce di infortunio totali diminuiscono anche se di poco rispetto a febbraio 2024 (-3,4%). Erano, infatti, 92.711 a fine febbraio 2024 e nel 2025 sono passate a 89.556. Anche a inizio del 2025 il più elevato numero di denunce totali arriva dalle Attività Manifatturiere (9.324). Seguono: Sanità (5.191), Costruzioni (4.528), Trasporto e Magazzinaggio (4.435) e Commercio (4.366).