L’ARAP e l’Assessore Magnacca annunciano lavori nelle aree industriali. Cavallari e Menna: interventi tardivi e insufficienti.

14 Aprile 2025 - 10:55:50

“Gli investimenti annunciati non risolveranno i problemi delle aree
industriali della nostra Regione che sono state lasciate in abbandono
per troppo tempo”. Così replicano i Consiglieri Regionali Giovanni
Cavallari e Vincenzo Menna del Gruppo consiliare Abruzzo Insieme al
piano di opere annunciato dall’Assessore Tiziana Magnacca e dall’Azienda
Regionale Attività Produttive. In particolare, dal Direttore generale
dell’Azienda che ha illustrato i lavori che saranno realizzati, le aree
che saranno interessate e soprattutto le procedure che si dovranno
seguire. Il piano, infatti, risulta finanziato con i fondi europei FSC
che potranno essere utilizzati dall’ARAP solo dopo la sottoscrizione di
un protocollo e comunque non oltre il 2028. Tutti elementi che, secondo
gli esponenti della componente civica del centrosinistra, certificano il
fallimento del Governo Marsilio anche sulla gestione delle aree
industriali. “Non è possibile”, dichiarano i Consiglieri di Abruzzo
Insieme, “dover attendere i fondi europei per fare interventi di
manutenzione ordinaria, eppure è questo quello che è stato annunciato. È
evidente che l’Azienda sottoposta al controllo della Regione Abruzzo non
riesce più a garantire i servizi alle imprese che, ormai, si trovano ad
operare in aree talmente degradate da minarne la competitività. Ed è
veramente sorprendente che alcune di queste aree neanche siano inserite
nel piano annunciato. Una situazione insostenibile che sicuramente non
sarà risolta con la trasformazione dell’ARAP in ARUAP che il
centrodestra si appresta ad approvare. Una riforma pensata per salvare
l’indebitatissimo Consorzio Industriale Chieti-Pescara e definita un
pastrocchio anche dai vertici regionali. Tutto questo”, concludono i
Consiglieri Cavallari e Menna, “senza considerare la situazione dei
dipendenti dell’ARAP che abbiamo portato recentemente all’attenzione
della Commissione di Vigilanza. Un’iniziativa necessaria per le
disparità di trattamento segnalate e la mancanza di un contratto di
secondo livello in grado di rendere giustizia a tutti i dipendenti”.