Spopolamento, Di Marco: "Serve una nuova legge e una strategia più efficace da parte della Regione"
16 Aprile 2025 - 11:53:30
parte più rilevante delle perdite riguarda le aree interne, come ci
conferma l’indagine Istat che scatta una foto aggiornata e allarmante di
un fenomeno già grave, causato dal crollo delle nascite,
dall’invecchiamento della popolazione e dalla mancanza di incentivi
capaci di rendere attrattivo il territorio, soprattutto per i giovani.
La Regione deve scegliere se restare a guardare o diventare protagonista
di un progetto di rinascita, come da membro del Comitato per la
legislazione chiedo da quando è iniziata la consiliatura, essendosi
manifestate come inefficaci le attuali politiche per alimentare la
cosiddetta “restanza” e “tornanza”. Un altro fallimento del Governo di
centrodestra, nonostante tutti gli impegni di cui Marsilio si era fatto
carico in campagna elettorale. Noi continueremo a batterci perché nessun
paese dell’Abruzzo venga lasciato indietro e solo a combattere contro lo
svuotamento progressivo della comunità”, così il consigliere regionale
PD Antonio Di Marco, come vicepresidente della Commissione ambiente e
membro del Comitato della legislazione del Consiglio regionale.
“Lo spopolamento dell’Abruzzo, soprattutto delle aree interne, non è più
solo un problema demografico, infatti anche se il 7% della popolazione
abruzzese che proviene da paesi dell’Est Europa e dell’Africa non basta
a invertire la tendenza – sottolinea Di Marco – . I dati ISTAT parlano
chiaro: senza un’inversione di rotta, l’Abruzzo rischia di svuotarsi,
soprattutto nelle aree interne. Siamo di fronte a una vera e propria
emergenza territoriale, sociale e ambientale. Non possiamo più
accontentarci di buone intenzioni o provvedimenti sporadici: serve un
piano organico, strutturale e coraggioso e serve una nuova legge per le
aree interne, che tenga conto delle mutate situazioni e: introduca
incentivi fiscali reali per chi vive o investe nei piccoli comuni;
garantisca servizi essenziali di prossimità, come sanità e scuola, che
oggi stanno scomparendo anche a causa di una razionalizzazione fatta in
modo quantitativo e non qualitativo; favorisca il ritorno dei giovani
con misure su casa, lavoro e impresa; promuova la rigenerazione urbana e
ambientale, trasformando borghi spopolati in luoghi innovativi e
accoglienti. Le 513 persone che grazie ai 2.500 euro annui di incentivi
offerti dalla Regione hanno scelto di venire a vivere in Abruzzo o
spostarsi da una provincia all’altra, soprattutto nell’Aquilano,
leggiamo dai report del Comitato, sono poca cosa sia perché non frenano
i numeri dello spopolamento, che sono oltre l’8,3 per cento della
popolazione abruzzese (-14.300 circa) contro lo 0,47 per cento in
entrata portato dalla legge 32 – spiega Di Marco – e non sono rosee
nemmeno le prospettive future, che vedono incrementi ulteriori dello
spopolamento fino al 2027. Serve un passo avanti, insomma, che abbiamo
anche cercato di far compiere alla Regione quando, insieme al collega
consigliere Pierpaolo Pietrucci, abbiamo proposto e ottenuto
l’abolizione del bollo auto per i residenti nei comuni più interni,
passata in fase di bilancio anche al vaglio del Consiglio. Una misura
concreta, approvata ma ancora non attuata dalla Regione. Ma questo è
solo un esempio di come la volontà politica resti spesso impantanata
nella mancanza di esecuzione di una maggioranza più avvezza alla
propaganda che all’amministrazione dei territori”.