19 Aprile 2025 - 12:08:06

di Tommaso Cotellessa

Una truffa in piena regola, di quelle di cui ormai troppo spesso si ha notizia.

Una donna anziana riceve una telefona, dall’altro lato della cornetta una voce si presenta come un maresciallo dei carabinieri che le racconta di un gravissimo incidente stradale provocato dal nipote, di qui si arriva direttamente al punto, con la richiesta di un’ingente somma di denaro che l’anziana avrebbe dovuto consegnare ad una persona che entro qualche istante si sarebbe presentata all’abitazione della donna.

La trama è purtroppo nota, questa volta a metterla in atto un 37enne e un 28enne arrestati in flagranza di reato da carabinieri dell’aliquota radiomobile di Caste di Sangro e della stazione di Alfedena per truffa aggravata in concorso.

La vittima del raggiro è una donna di 83 anni, residente nella provincia di Ancona.

L’anziana al termine della telefona ha raccolto tutto il denaro che aveva in caso per raggiungere l’intera somma richiesta dai malfattori, privandosi anche di gioielli e preziosi, provvedendo a consegnare tutto alle false autorità.

Raccolto il bottino i due giovani si sono dati alla fuga su un’utilitaria, un imprevisto ha messo i bastoni fra le ruote ai malfattori. Sulla ss17 infatti una pattuglia dei carabinieri ha intercettato l’auto, gli agenti procedendo al controllo dell’auto hanno appurato che la vettura era stata noleggiata e che i due occupanti erano entrambi già noti alle forze dell’ordine.

Tali circostanze, assieme al nervosismo mostrato all’atto del controllo, ha sollecitato i militari a procedere con una perquisizione personale e veicolare. Addosso ai due giovani viene rinvenuta una somma complessiva di oltre 1900€ in denaro contante, mentre nel vano motore, accortamente nascosto, viene trovato un sacchetto contenente diversi monili e suppellettili in oro.

Gli immediati accertamenti dei carabinieri permettono di risalire in poco tempo all’83enne di Numana (AN) che poche ore prima aveva subito la truffa e che aveva fornito una descrizione molto particolareggiata dei propri gioielli, descrizione che combacia alla perfezione con la refurtiva trovata nell’auto dei due giovani.

Conclusi gli accertamenti sulla provenienza del denaro e dell’oro rinvenuto, i carabinieri hanno arrestato in flagranza i due giovani per il reato di truffa aggravata in concorso e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Sulmona, li hanno condotti in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

Proseguono le indagini dei Carabinieri per verificare se i due si siano resi protagonisti di altri episodi analoghi, in questa Provincia o altrove, e se ci siano altri complici.