22 Aprile 2025 - 15:47:13
di Martina Colabianchi
È arrivato a Roma per gli adempimenti preliminari del Collegio cardinalizio Giuseppe Petrocchi, nominato cardinale da Papa Francesco quando era arcivescovo metropolita dell’Aquila. Avendo 76 anni, potrà partecipare attivamente al Conclave in qualità di elettore.
«Nell’apprendere della morte del Pontefice – ha detto alla stampa – mi è venuta in mente la frase del Vangelo, riferita a Gesù, che secondo me raccoglie tutta l’esistenza di Papa Francesco, e in particolare questi ultimi giorni: ‘Avendo amato i suoi (che erano nel mondo), li amò sino alla fine.’».
«E li ha amati fino alla fine – ha sottolineato in riferimento a Papa Bergoglio – perché non si è risparmiato».
Petrocchi, originario delle Marche, ha ricordato con affetto «lo stile paterno e cordiale con cui mi ha accolto sin dall’inizio. La sua prima preoccupazione, non solo con me ma con tutti quelli che incontrava, era mettere a proprio agio l’interlocutore. Aveva poi, tra l’altro, una memoria straordinaria: anche a distanza di tempo, rievocava frasi o tematiche che avevamo affrontato».
«Papa Francesco rappresenta un’apertura che la Provvidenza ha offerto su prospettive straordinarie che siamo chiamati a custodire e a prolungare», ha concluso, accennando indirettamente all’eredità lasciata.
Il cardinale Giuseppe Petrocchi, per undici anni pastore della diocesi aquilana, ha salutato l’Abruzzo proprio alla fine di agosto dello scorso anno, quando, come ultimo atto della sua missione pastorale, ha aperto la Porta Santa della Basilica di Collemaggio per poi passare il testimone a monsignor Antonio D’Angelo, il nuovo arcivescovo del capoluogo.
Presente a Roma, come membro del collegio cardinalizio anche il cardinale Enrico Feroci, 84 anni originario di Pizzoli, che vista la età non potrà partecipare al voto per la scelta del nuovo Papa.