23 Aprile 2025 - 13:27:28

di Redazione

È terminato questa mattina il prelievo multiorgano su un paziente 63enne della Val Vibrata, che era giunto in ospedale due settimane fa in condizioni critiche, con una gravissima dissecazione dell’aorta.

Ricoverato in Rianimazione cardiochirurgica, il paziente non ce l’ha fatta per le conseguenze della grave patologia. In seguito alla comunicazione della morte, la famiglia con generosità e sensibilità ha manifestato la volontà di donazione.

Il periodo di osservazione, iniziato alle ore 11, è terminato alle ore 17 di ieri e subito dopo si è attivata la rete nazionale dei trapianti, con il coordinamento locale del Mazzini e quello regionale dell’Aquila. In breve tempo si è svolto il processo di idoneità e “allocazione” degli organi e in nottata è arrivata al Mazzini un’equipe da Roma che ha prelevato il fegato.

L’equipe del Mazzini ha prelevato le cornee che saranno trapiantate all’Aquila.

«Un ringraziamento alla famiglia – commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosiache ha avuto un meraviglioso atto di generosità verso coloro che vivono in una speranza di vita che solo il trapianto può offrire. Un atto di forte solidarietà reso possibile dall’impegno di tutto il personale sanitario coinvolto che, come in tanti altri casi, non è mancato».


Pochi giorni fa all’ospedale di Teramo, c’è stata un’altra donazione di organi da parte della famiglia di una donna, vittima di un’emorragia cerebrale. La donna aveva dichiarato in vita la sua volontà, contribuendo ad aiutare persone in lista di attesa per ricevere gli organi. In particolare il fegato è stato trapiantato a Roma e i reni all’Aquila. I familiari, il marito e i figli, nell’immenso dolore per l’accaduto, hanno condiviso la scelta della donna, dando prova di grande generosità.

«La donatrice e i suoi familiari, hanno dato una importante risposta ad alcune delle circa 8.200 persone in lista di attesa per un trapianto in Italia», conclude Di Giosia.