23 Aprile 2025 - 09:51:42
di Tommaso Cotellessa
I Giovani Democratici d’Abruzzo hanno dato il via ad una nuova campagna regionale, intitolata “La primavera dei diritti”. Si tratta di un’iniziativa politica e sociale che affonda le sue radici nelle recenti mobilitazioni che hanno attraversato la regione, come l’occupazione simbolica del Consiglio regionale. Fra i temi al centro dell’agenda della nuova campagna di mobilitazione, inaugurata a Silvi, troviamo la salute, la casa, il diritto di voto e sostegno ai referendum dell’8 e 9 giugno.
«Il nostro impegno è costante e quotidiano, dentro e fuori le istituzioni – ha dichiarato Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici – per dare voce e forza alle battaglie della nostra generazione». Un’agenda che pone al primo posto il diritto alla salute in una regione, l’Abruzzo, in cui oltre 120.000 cittadini ogni anno rinunciano a curarsi. La critica alla giunta Marsilio è netta: “Aumentano le tasse per coprire i buchi nella sanità, senza affrontare la crisi strutturale del sistema pubblico”.
Cuore della campagna è il sostegno ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza. I Giovani Democratici, insieme al Partito Democratico, si schierano per il “Sì” a tutti i quesiti. Quattro di questi puntano a migliorare le condizioni del mondo del lavoro: abolizione dei contratti pirata, reintegro per licenziamenti ingiusti, parità di diritti negli appalti e salario minimo legale di 10 euro l’ora. Il quinto, invece, propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza richiesto per ottenere la cittadinanza italiana. «È una battaglia popolare – spiegano i GD – per un Paese più giusto, che riconosca chi è italiano di fatto anche nei diritti».
Altro punto cardine dell’iniziativa è la questione del voto fuorisede. I Giovani Democratici propongono una legge regionale per permettere a chi studia o lavora fuori Abruzzo di votare alle elezioni regionali senza dover tornare fisicamente a casa. «Il voto è un diritto, non un privilegio per chi può permettersi un viaggio ogni volta che si vota – sottolineano –. È tempo che la politica semplifichi la vita delle persone».
Accanto al lavoro e alla cittadinanza, i GD rilanciano la lotta per il diritto alla casa, sostenendo la raccolta firme per la proposta di legge costituzionale promossa dal comitato “Ma quale casa?”. L’obiettivo è inserire il diritto all’abitare nella Costituzione. «La casa deve essere accessibile, dignitosa e sostenibile. Non possiamo accettare che diventi un bene di lusso o uno strumento di speculazione, mentre gli affitti salgono e gli alloggi scarseggiano, specie per studenti e giovani lavoratori».
La sanità pubblica è l’ultimo, ma non meno importante, punto della mobilitazione. I GD denunciano carenze strutturali, mancanza di prevenzione e difficoltà di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Contestano la gestione regionale del centrodestra, accusata di aumentare le tasse per far fronte al disastro nei conti, senza reali riforme. «Chiediamo di portare al 7,5% del PIL la spesa pubblica per la sanità – ha affermato Silvio Paolucci, capogruppo PD in Consiglio regionale – contro l’attuale politica di tagli e sprechi».
Da oggi e fino alla metà di giugno, i Giovani Democratici saranno presenti in piazze, scuole e università con volantinaggi, incontri, momenti di formazione e dibattito. Una campagna che, come afferma Daniele Marinelli, segretario del PD abruzzese, rappresenta “una politica viva, generosa e radicata, alternativa concreta alla destra di Marsilio e Meloni”.
Il calendario prevede iniziative già nelle giornate simboliche del 25 aprile e del 1° maggio, per poi proseguire in vista del voto referendario. Una stagione di lotte sociali e civili che si preannuncia intensa, con un obiettivo dichiarato: costruire un’Abruzzo più giusto, inclusivo e partecipato.