28 Aprile 2025 - 15:54:28

di Tommaso Cotellessa

I capigruppo del centro destra del Consiglio comunale dell’Aquila tornano sulla vicenda relativa alla manifestazione organizzata il 25 aprile dagli attivisti pro-Palestina all’interno del punto vendita Carrefour Express dei Quattro Cantoni in pieno centro storico.

Dopo la denuncia e la presa di distanza, pressoché unanime delle forze politiche, i capigruppo Leonardo Scimia (Fratelli d’Italia); Daniele Ferella (Lega); Daniele D’Angelo (Forza Italia); Fabio Frullo (UDC); Luigi Faccia (Civici) e Maria Luisa Ianni (Gruppo Misto) firmano una durissima nota contro attivisti e manifestanti, all’interno della quale accusano questi ultimi di essersi resi responsabili di «scene indegne, sempre più frequenti» e di aver diffuso in città un clima di «tensioni e disordini»

«Abbiamo atteso prima di intervenire, per rispetto della città e per comprendere fino in fondo come si stessero sviluppando i fatti. – scrivono gli esponenti di maggioranza – Ora, chiarita la dinamica e la gestione complessiva dell’accaduto, riteniamo doveroso prendere posizione in maniera netta e incontrovertibile, certi di rappresentare il pensiero della maggioranza dei cittadini aquilani. Noi non ci sostituiamo ai giudici, come invece piace fare alla sinistra, ma riconosciamo chiaramente chi sono i mandanti morali di tali atti di violenza e sopraffazione

«Quanto accaduto venerdì 25 aprile al Carrefour Express di Corso Vittorio Emanuele – prosegue la nota – è l’ennesima conferma dell’impunità concessa ai gruppi radicali della sinistra, travestiti da finti attivisti. Scene indegne, sempre più frequenti, in cui dietro striscioni dal significato variabile, a seconda delle occasioni, si nascondono sempre gli stessi volti, responsabili di creare tensioni e disordini. Ormai ogni manifestazione organizzata dai soliti comitati si traduce in problemi e danneggiamenti. È successo con il vandalismo contro la statua del Tritone in piazzetta Regina Margherita, ad opera delle attiviste femministe; succede oggi con l’irruzione in un’attività privata nel pieno centro cittadino. Sempre con lo stesso copione: agire come se tutto fosse loro permesso, protetti dallo scudo ipocrita dei “diritti”, che brandiscono solo per giustificare prepotenze e illegalità

Oltre la dura presa di posizione in netto contrasto rispetto alle azioni dei manifestanti, l’affondo dei capigruppo si rivolge anche verso i partiti politici ed in generale gli esponenti del mondo del centro sinistra, scagliando l’accusa di connivenza e pocrisia rispetto a tali proteste.

«La verità è evidente – scrivono i capigruppo – questi gruppi non sono schegge impazzite. Sono il prodotto diretto di una sinistra che per anni li ha coccolati, spalleggiati e utilizzati a proprio vantaggio politico. Fino al 2017 erano autorizzati ad occupare abusivamente l’ex asilo di viale Duca degli Abruzzi, trasformato in luogo di degrado, spaccio ed eccessi tollerati oltre ogni limite di legge. Oggi, alla chiamata di alcuni esponenti politici locali che invocano lo scontro sociale, rispondono con azioni di disordine e violenza. È grottesco vedere oggi vari segretari politici, provenienti proprio da quell’ambiente, fingere di dissociarsi. Eppure, solo poche ore prima, erano in piazza 9 Martiri a marciare fianco a fianco delle stesse sigle che poco dopo hanno devastato il centro storico. Il legame politico è diretto, palese e innegabile

Così nella nota gli esponenti del centro destra passano a porre sotto accusa l’ipocrisia del centro sinistra aquilano, soffermandosi sui temi del fascismo e dell’antifascismo.

«Predicano diritti, praticano sopraffazione. Parlano di democrazia, ma utilizzano la violenza come strumento politico. La sinistra cittadina non può più nascondersi: è moralmente e politicamente responsabile di questo clima avvelenato, che trasforma ogni protesta in una minaccia alla convivenza civile. Il copione è sempre lo stesso: in nome dell’antifascismo si pretende di giustificare tutto. Ma oggi, la vera domanda da porre è: dov’è il fascismo? Oggi il vero pericolo per la libertà e per il vivere civile viene da chi usa la violenza, non da chi chiede ordine, sicurezza e rispetto delle regole

La nota termina un annuncio deciso, quello volto allo sgombero di Casematte a Collemaggio, ritenuto dal centro destra aquilano come il ricettacolo dei disordini cittadini. Proprio dando seguito a questa interpretazione i consiglieri hanno reso noto che interagiranno con i proprietari dell’area affinché si proceda quanto prima allo sgombero al fine di restituire «decoro e legalità ad un’area simbolica per la nostra città

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