29 Aprile 2025 - 10:44:51

di Redazione

«Quello di quest’anno è stato uno splendido 25 aprile, come non se ne vedevano da anni. E l’Anpi ne è stata orgogliosa protagonista organizzando un bellissimo corteo in cui centinaia di uomini e donne hanno riempito il centro storico della nostra città e poi le altre appassionate manifestazioni per l’80° della Liberazione. Per questo, dopo le prime notizie e le reazioni social sul flash mob al Carrefour, ci siamo preoccupati e abbiamo criticato quell’azione temendo che creasse confusione e disapprovazione, offuscasse il successo della giornata, coinvolgesse ingiustamente la nostra associazione. Per difendere l’Anpi e chi aveva pacificamente manifestato con noi ho scritto a caldo una dura dichiarazione di condanna usando parole molto forti, troppo forti. Ho sbagliato».

Lo scrive Fulvio Angelini, presidente di Anpi in riferimento a quanto accaduto all’interno dei locali del supermercato Carrefour, in centro storico, nella mattina del 25 aprile, quando alcuni manifestanti sono entrati nell’esercizio commerciale manifestando contro il genocidio.


«Le testimonianze, le immagini, le verifiche ulteriori starebbero dimostrando che l’incursione nel negozio ha creato solo sconcerto e disagio tra i presenti. È stata un’azione provocatoria, ma forse nulla di più. Nulla di così grave, di fronte al massacro disumano e criminale che avviene ogni giorno in Palestina – aggiunge Angelini – Se non ci sono state minacce né offese, solo una destra irresponsabile può ancora speculare sull’episodio, come ha fatto ancora ieri con un comunicato farneticante, per nascondere la sua incapacità di governo mentre la città vive un pesante disagio economico e sociale. Una destra che si dimostra non solo nostalgica del fascismo ed estranea ai valori costituzionali della Liberazione, ma anche complice di Netanyahu e dello sterminio dei palestinesi a Gaza».

«L’Aquila è una città democratica che saprà tenere viva la lezione della Resistenza e il bisogno di pace, solidarietà, disarmo e umanità che anima la grande maggioranza dei suoi cittadini. Oggi, 13 anni fa, ci lasciava Alvaro Iovannitti. A lui, che dopo il terremoto volle ricostruire l’Anpi per darci uno spazio di passione civile, rinnoviamo la nostra gratitudine e tutto il nostro impegno», conclude.