08 Maggio 2025 - 11:37:56

di Redazione

Arriva anche all’Aquila la Carovana per la Cittadinanza, un’iniziativa promossa da Arci, Cgil, Conngi, Dalla Parte Giusta della Storia, Idem Network, Italiani senza Cittadinanza e in collaborazione con Il Razzismo è una Brutta Storia e Cnca.

Il furgone che sta girando l’Italia per sensibilizzare e informare la collettività sul referendum fissato per i prossimi 8 e 9 giugno è arrivato oggi all’Aquila.

Le tappe sono due: la prima, questa mattina, al mercato dell’Aquila, a piazza d’Armi; la seconda, alle ore nel pomeriggio a Sulmona, in piazza XX Settembre.

Il quorum è il primo obiettivo da raggiungere, in una fase di forte astensionismo.

«La grande sfida – spiegano gli organizzatori – è quella di informare e sensibilizzare i cittadini e le cittadine su molteplici temi: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza. Ed infatti, in occasione del referendum fissato nelle giornate dell’8 e del 9 giugno prossimi, abbiamo l’opportunità di dare una chiara indicazione sulla direzione che intendiamo dare al nostro Paese, per l’abrogazione di cinque leggi inique, in contrasto con i principi di uguaglianza e di giustizia sociale. Abbiamo la possibilità di concretizzare una maggiore stabilità e più garanzie dei diritti del lavoro per tutti i lavoratori e per tutte le lavoratrici, italiani e migranti, appianando le disuguaglianze sociali e riaffermando, per l’effetto, il valore della solidarietà sociale. In particolare, ricordiamo che, da più di venti anni, la legge sulla cittadinanza produce effetti negativi su centinaia di migliaia di lavoratori e di lavoratrici, che, pur cittadini e cittadine a tutti gli effetti, sono costretti ad attendere dieci anni almeno per ottenere il diritto di vivere e di sentirsi parte attiva del nostro Paese, che è anche il loro. Il referendum vuole ridurre questo periodo a cinque anni, permettendo anche la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli e alle figlie minorenni. Il percorso della Carovana per la Cittadinanza coinvolgerà chiunque voglia partecipare per dare un segnale chiaro e forte, esprimendo, con il voto, con cinque sì, la nostra volontà di cambiamento, per avere maggiori garanzie, diritti, sicurezza e stabilità nel mondo del lavoro e per il superamento delle disuguaglianze sociali».

«Chiediamo di abrogare 5 norme che sono ingiuste e inique per ridare stabilità e sicurezza al lavoro e per allargare i diritti di cittadinanza – spiega Francesco Marrelli segretario Cgil L’Aquila- I referendum sono un plusvalore democratico che riavvia una fase di cambiamento per ridare centralità al lavoro in questo Paese secondo i principi costituzionali di giustizia sociale uguaglianza e solidarietà. La risposta della cittadinanza è molto interessata, considerando che stiamo parlando di ridare finalmente i diritti ai lavoratori e ai migranti. Quello che sta mancando è un passaggio di informazione da parte die mass media, quindi stiamo coinvolgendo le persone una alla volta spiegando l’importanza di andar a votare 8 e 9 giugno 5 sì ai referendum».

«E’ fondamentale andare a votare. Il referendum permetterebbe di fare la richiesta di cittadinanza a 5 anni, anziché a 10. Un cambio sostanziale senza cambiare i requisiti. Molti usano questo slogan come se questa riduzione di tempo determinasse all’improvviso che tutti abbiano la cittadinanza. Non è così. I requisiti rimangono gli stessi. Cambia solo il tempo e questo è fondamentale perché è chiaro che 10 anni sono un tempo infinito. Inoltre, ci sarebbe la possibilità di trasferire la cittadinanza ai figli nati in Italia. Una questione di civiltà», afferma Elena Bianchi di Arci L’Aquila.