Sanità Abruzzo, Matteucci (UGL Salute): "Sistema fuori controllo, a casa i veri responsabili"

09 Maggio 2025 - 15:50:31

“Come già denunciato in passato – dichiara Stefano Matteucci, segretario
regionale UGL Salute – torniamo a puntare il dito contro le Direzioni
delle ASL abruzzesi, che riteniamo le vere responsabili del tracollo
dell’offerta sanitaria ai cittadini. Pur riconoscendo l’impegno della
Regione nel richiedere una più equa redistribuzione dei fondi del
Servizio Sanitario Nazionale destinati all’Abruzzo, nonché una revisione
su base aziendale, è ormai evidente – come emerge da dati attendibili –
come l’aumento della spesa sanitaria non abbia prodotto alcun beneficio
concreto per i cittadini. Nessuna reale riduzione delle liste d’attesa,
nessun potenziamento dei servizi, ma solo un incremento disordinato
della spesa pubblica, privo di trasparenza e di riscontro effettivo
sull’utilizzo delle risorse. Non è più accettabile trincerarsi dietro
l’alibi dell’aumento dei costi strutturali. È invece urgente avviare una
valutazione rigorosa dell’operato dei Direttori Generali, che con una
gestione priva di programmazione e visione hanno portato le aziende
sanitarie in una situazione di totale deriva. Le ASL regionali
continuano a navigare a vista, tra improvvisazione e annunci roboanti
privi di riscontro nei fatti e nella quotidianità dei cittadini.
Chiediamo pertanto, con forza, la rimozione degli attuali vertici
aziendali e la nomina di dirigenti in grado di far invertire la rotta
per avviare una riforma strutturale e concreta dell’offerta sanitaria
regionale, sotto la guida vincolante del Dipartimento Sanità.
Contestualmente, sollecitiamo l’invio di ispettori nelle singole ASL,
per verificare inefficienze e responsabilità. Particolarmente allarmante
è anche la situazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI),
regredita sul piano organizzativo e gestionale. Al danno si aggiunge la
beffa: un servizio fino a ieri considerato d’eccellenza è stato
ridimensionato, colpendo soprattutto una categoria fragile come quella
degli anziani, che ora si vedono costretti a rivolgersi autonomamente ai
medici di medicina generale o tramite app o portale per richiedere
materiali e prestazioni che prima erano garantiti dal personale
sanitario dedicato. Il rischio concreto è che tali prestazioni vengano
sospese o ridotte nei fine settimana, a causa della mancata reperibilità
del personale. Tutto ciò contribuirà inevitabilmente a congestionare i
pronto soccorso, già messi a dura prova da un’utenza sempre più
disorientata, che non trova risposte adeguate nella rete dei servizi
territoriale. La misura è colma: servono ora responsabilità, competenze
e scelte coraggiose” conclude il sindacalista.