10 Maggio 2025 - 11:27:16

di Tommaso Cotellessa

Il sindaco dell’Aquila e responsabile del coordinamento autonomie locali di Fratelli d’Italia, Pierluigi Biondi, ha sottolineato l’importanza delle città medie come cuore autentico dell’Italia e protagoniste di un nuovo modello di sviluppo.

Le dichiarazioni del primo cittadino si inseriscono all’interno del panel “Custodire la bellezza: il futuro delle città tra identità e innovazione”, che si è svolto al Teatro Niccolini di Firenze, nell’ambito della due giorni dedicata alla cultura, promossa dai gruppi parlamentari di FdI alla Camera e al Senato.

Insieme a lui, sul palco, anche il capogruppo FdI al Senato Lucio Malan, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il presidente di Confrestauro Alberto Rui, il direttore del Museo di Capodimonte Eike Schmidt e la docente Marina Simeone. A moderare il dibattito, il condirettore di Libero, Pietro Senaldi.

Biondi ha portato l’esempio dell’Aquila come emblema di rinascita e laboratorio di innovazione urbana:

«L’Aquila oggi è una città in cui si è messa alla prova la creatività del genio italico: abbiamo restaurato un patrimonio tra i più importanti d’Italia, con oltre il 60% degli edifici vincolati e uno dei centri storici più estesi del Paese» ha spiegato, sottolineando come il capoluogo abruzzese rappresenti un modello da studiare nel contesto della rigenerazione post-sisma.

Il sindaco ha poi criticato un’impostazione urbanistica e politica finora troppo centrata sulle grandi aree metropolitane, a scapito dei piccoli comuni e delle città medie, che invece rappresentano – secondo Biondi – l’anima più autentica del Paese.

«Abbiamo assistito negli anni a un modello che ha creato paradisi per l’élite delle ZTL e periferie sociali sempre più fragili, svuotando di popolazione e spirito le città medie. Ma è proprio lì che si custodisce l’Italia più profonda e genuina, fatta di tradizioni, cultura e bellezza diffusa» ha dichiarato.

Nel suo intervento, l’esponente di FdI ha ribadito la necessità di un approccio policentrico al governo del territorio, capace di includere anche le realtà meno visibili nelle strategie di sviluppo italiane ed europee. Un’impostazione che, ha spiegato, è al centro di un confronto continuo con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, e che sarà oggetto di dibattito anche nella prossima plenaria del Comitato delle Regioni a Bruxelles, dove Biondi siede in rappresentanza dell’Anci.

«L’Italia è una e unita: da Roma Capitale fino al più piccolo Comune della nostra Nazione. Nessun luogo deve essere distante dalle grandi reti infrastrutturali: serve una vera cura del ferro per i capoluoghi di provincia» ha concluso, rilanciando la sfida dell’integrazione territoriale come leva per uno sviluppo più equo e sostenibile.