13 Maggio 2025 - 10:26:45

di Martina Colabianchi

Si torna a parlare di Codice degli appalti pubblici nella casa dei costruttori di Ance L’Aquila.

A distanza di meno di due anni dall’entrata in vigore del nuovo Codice, un decreto legislativo del dicembre 2024 è intervenuto con nuove disposizioni integrative e correttive.

Sulla scia del ciclo di seminari sul tema tenuti nel 2023 all’indomani dell’emanazione del nuovo codice, che fece registrare una partecipazione da record di addetti ai lavori, all’auditorium dell’Ance L’Aquila si è svolta un’ulteriore giornata di approfondimento insieme ad esperti della materia, con focus sulle ultimissime modifiche operative apportate dal Governo. Queste riguardano questioni determinanti per l’operatività delle imprese e di tutta la filiera delle costruzioni, dai progettisti fino ai funzionari pubblici, passando per gli incaricati dei controlli.

A coordinare la presidente del Tar Abruzzo Germana Panzironi.

«Appuntamenti come questo servono per fare chiarezza sulle normative che in itinere escono di continuo. Avevamo già organizzato un seminario molto partecipato sul tema, in cui avevamo promesso che nel caso in cui ci fossero state delle modifiche significative ne avremmo aggiornato le sedute», così il presidente di Ance Abruzzo Enrico Ricci.

«Il correttivo tiene conto di una serie di difetti del testo originario. Corregge refusi, coordina alcune norme e, soprattutto, dopo un’istruttoria con tutti i soggetti coinvolti, riesce a rimodulare alcuni istituti e alcune norme che hanno mostrato una carenza nell’applicazione concreta. Non solo semplifica quindi, ma scioglie alcuni nodi interpretativi che si erano posti», spiega Germana Panzironi.

«Sicuramente questo incontro serve per approfondire le novità del correttivo, che in realtà è quasi un nuovo codice, è molto esteso, un corpo quasi parallelo al codice. Quindi, sicuramente ci saranno discussioni in ordine al coordinamento e alle modifiche rispetto al codice, ma anche rispetto ad istituti nuovi che sono stati introdotti direttamente con il correttivo».

Tra i punti in programma, anche quello della qualità delle opere.

«La qualità delle opere dovrebbe essere scontata, – continua Panzironi – ma in questo caso sia nel codice che nel correttivo ha avuto un riconoscimento con la premialità, che prima non esisteva o comunque non in maniera così esplicita. Questo è importante sia per gli imprenditori cui viene riconosciuta la loro opera, ma anche per le stazioni appaltanti che hanno lavori di qualità».