14 Maggio 2025 - 15:50:52

di Martina Colabianchi

«Come dimostra l’apparato repressivo predisposto dal Decreto sicurezza, nel nostro Paese dissentire è sempre più pericoloso. Per chi chiede un lavoro sicuro, uno stipendio degno o una scuola più aperta e inclusiva si aprono le aule dei tribunali e volte si rischia anche la galera. È in questo clima che sei attivisti No Snam sono stati denunciati per un presidio del 17 aprile scorso davanti al cantiere della centrale a Case Pente di Sulmona, in Abruzzo».

Queste le parole di Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, a sostegno degli attivisti che da anni si battono contro la centrale Snam in costruzione in località Case Pente. Nel corso del presidio del 17 aprile scorso proprio davanti al cantiere, sei di loro sono stati denunciati, rischiando fino ad un anno di carcere, per aver infranto il decreto del questore che con il quale si disponeva che il presidio si sarebbe dovuto svolgere lontano dall’entrata del cantiere; ciò al fine di “non intralciare il traffico dei mezzi di cantiere e non arrecare disturbo ai lavoratori”.

I sei attivisti denunciati sono Mario Pizzola, Daniela Frittella, Lorenzo Pagliaro, Alba Silvani, Emilio Secchiatti e Giorgia Vitullo.

«Come Alleanza Verdi e Sinistra esprimiamo la massima solidarietà a chi da 17 anni si batte contro un’opera sbagliata e sosterrà gli attivisti in ogni sede. È grazie a loro che in tante e in tanti hanno avuto la forza di opporsi a questa aggressione al territorio portata avanti per soli interessi economici.  La realizzazione della centrale di compressione e del metanodotto Linea Adriatica – conclude Piccolotti – non è mai stata condivisa dalla popolazione. La lotta non si ferma neanche sul fronte istituzionale: chiederemo una nuova Valutazione di Impatto Ambientale, l’individuazione delle aree idonee, una vera valutazione costi e benefici e il vincolo archeologico su Case Pente».

«L’Abruzzo, regione verde d’Europa, è preda di opere dal forte impatto ambientale, che mettono a rischio la sicurezza e tolgono ogni possibilità di sviluppo sostenibile. Questo è il caso della Snam nella provincia dell’Aquila, come è anche il caso delle trivelle in mare sulla costa – dichiara Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana-Avs -. Opere calate dall’alto, che fanno gli interessi di pochi ai danni della collettività. Al danno la beffa: chi difende il territorio viene denunciato. Sosteniamo gli attivisti del No Snam, sosteniamo la loro battaglia, che è anche la nostra per una giustizia ambientale che è anche sociale».