14 Maggio 2025 - 10:33:57

di Redazione

«Il nuovo parere favorevole con riserva dei Revisori dei conti regionali sul piano di copertura del disavanzo sanitario approvato dalla Giunta Marsilio esprime chiaramente il rischio di un nuovo pesante deficit per il 2025 che denunciamo da mesi. Rischio tanto tangibile che il Collegio pone una lunga lista di prescrizioni che sono un segnale inequivocabile di criticità profonde della strategia, stigmatizzata in più punti dai contabili per la carenza di documenti, ma anche per il livello di tensione istituzionale raggiunto tra l’organo di controllo contabile e l’assessorato al Bilancio».

A denunciarlo è il capogruppo PD in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che sottolinea come il Collegio abbia ritenuto necessario difendere formalmente la propria autonomia e indipendenza «soggettiva e oggettiva», dopo le dichiarazioni dell’assessore ritenute offensive e inappropriate.

«Uno scontro istituzionale che non si era mai visto in Abruzzo – commenta Paolucci – e che segnala un clima degenerato, a fronte di una situazione sanitaria gravissima sia per il presente e sia per il futuro e del fallimento della gestione Marsilio del comparto sanità. Nel merito del documento, le preoccupazioni dei Revisori sono ancora più allarmanti di quelle espresse nel primo parere: perché il Collegio rileva che nel piano presentato non vi è alcuna traccia di un impegno concreto da parte degli assessorati e del Dipartimento ad attuare un monitoraggio costante della spesa sanitaria nel 2025. È un’assenza che pesa, perché significa rinunciare in partenza a recuperare risorse attraverso azioni di razionalizzazione e quindi si traduce nel rischio concreto di esporsi a nuovi deficit futuri, da coprire con ulteriori accantonamenti fino al 2028 e al possibile ritorno dell’Abruzzo al commissariamento della sanità. Non solo: secondo il Collegio, le riduzioni di spesa previste a copertura delle eccedenze di gettito 2024 non sono supportate da alcun documento illustrativo, rendendo impossibile valutarne attendibilità e coerenza, come già sottolineato nel primo parere. Un piano opaco, che non risponde a criteri minimi di trasparenza e che secondo i Revisori non contiene misure strutturali, ma solo interventi tampone, incapaci di prevenire un ulteriore disavanzo anche per l’esercizio 2025».

«L’organo contabile raccomanda infine con forza di attivare da subito azioni concrete e continuative sul controllo della spesa sanitaria, oltre a misure di riforma gestionale del servizio sanitario regionale, per raggiungere almeno l’equilibrio nel medio termine. Azioni che evidentemente al momento non ci sono e raccomandazioni che il centrodestra al governo dell’Abruzzo ha ignorato finora, preferendo scaricare le inefficienze sul futuro piuttosto che affrontare seriamente i problemi che diventano di giorno in giorno più gravi», conclude.