Marinelli su licenziamento operatori della sanità: "Il fallimento della destra lo pagano cittadini e operatori"
16 Maggio 2025 - 10:32:22
del servizio di supporto amministrativo e tecnico delle ASL aquilana e
chietina, lasciando senza lavoro circa oltre 200 lavoratrici e
lavoratori. Persone che da anni garantiscono servizi fondamentali, oggi
ignorate e abbandonate da un Governo regionale che continua a
dimostrarsi distante dai problemi reali, senza strategie e senza
soluzioni. Come Partito Democratico, siamo vicini a tutte le persone
interessate da questo provvedimento, forze lavoro che da tempo chiediamo
che vengano internalizzate, ma i nostri appelli, le nostre proposte e le
nostre mozioni sono rimaste inascoltate. La Regione ha scelto il
silenzio, l’inerzia e il disinteresse, condannando queste persone a un
futuro di incertezza e instabilità che non meritano”, così il segretario
regionale del PD Abruzzo Daniele Marinelli.
“La nostra solidarietà è totale verso chi oggi si vede respinto dopo
anni di servizio. Siamo e resteremo al loro fianco. Non è accettabile
che chi ha lavorato per garantire il funzionamento di un sistema già in
difficoltà venga lasciato indietro senza un’alternativa – sottolinea
Marinelli – . I fallimenti della destra regionale sulla sanità, la
competenza più importante di una Regione, li stiamo pagando tre volte:
li pagano gli utenti, che si trovano davanti a un sistema sanitario
smantellato, con prestazioni ridotte e servizi negati, costretti a
fuggire e, spesso, a rinunciare a curarsi; li pagano i cittadini e le
cittadine con l’aumento delle tasse, che la destra prova a giustificare
con l’entità di un deficit che questa Giunta ha contribuito ad aggravare
perché non ha governato il settore; e ora li pagano anche i lavoratori,
che perdono il posto senza garanzie né prospettive. È l’immagine di una
sanità senza tutela, senza difese e senza strategie, come emerge
dall’ultima relazione dei Revisori dei conti della Regione che nel dare
parere favorevole con riserva al precario piano di copertura del debito,
mettono nero su bianco perplessità e lacune da parte del Governo
regionale: il deficit sta diventando strutturale, figlio della cattiva
gestione di chi oggi governa e che rischia di portarci verso un nuovo
commissariamento e nuove rinunce. Una prospettiva disastrosa, che
aggraverà ancora di più le disuguaglianze in un ambito tanto delicato.
Tagli e tasse non guariranno la sanità abruzzese e non possono essere la
soluzione e governare non significa giustificarsi dicendo che “accade
ovunque” come prova a fare Marsilio per scaricare le tante criticità
della sua gestione: significa assumersi responsabilità e trovare
soluzioni. Noi continueremo a farlo, con una mobilitazione capillare, a
ogni livello, contro questa vergogna che non possiamo accettare”.