20 Maggio 2025 - 12:59:55
di Martina Colabianchi
Nuova Commissione Bilancio sulle disposizioni urgenti messe in campo dalla Regione Abruzzo per coprire il disavanzo sanitario accumulato dalle quattro Aziende sanitarie locali.
Alla vigilia della riunione era arrivato l’affondo del capogruppo consiliare del Pd Silvio Paolucci, che aveva dichiarato come, pur di approvare la proposta di legge di ripiano dei 113 milioni, annunciata a fine aprile, la Giunta arriverebbe a proporre di coprire il debito sanitario persino con risorse non disponibili, ovvero inesistenti.
«Già il primo parere non favorevole dei revisori e quello successivo, favorevole con riserva, già indicavano una serie di enormi criticità – spiega Paolucci -. A questi si aggiungono gli accessi agli atti che abbiamo fatto, dove gli stanziamenti addirittura diventano negativi e non è assolutamente possibile perché si violano sia i principi contabili sia quelli costituzionali. Oltre al danno, la beffa: aumentano le tasse, tagliano tante risorse e fanno anche disegni di legge illegittimi».
«Immagino che dovranno apportare delle correzioni, oppure chiarire – continua il capogruppo Dem -. Il punto è che sono totalmente allo sbando e rischiamo davvero il commissariamento da un lato, dall’altro tanti tagli e anche, purtroppo, le supertasse».
Rassicura però l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri, ascoltato in commissione, tra gli altri, insieme all’assessore alla Salute Nicoletta Verì.
«Noi abbiamo fatto una divisione di bilancio corretta, precisa, anche perché deve essere poi approvata, ed abbiamo avuto il parere favorevole del Revisore dei Conti con qualche riserva perché loro calcolano sulla stima del tavolo di monitoraggio – ha spiegato Quaglieri -. Da una iniziale stima si trattava di circa 81 milioni necessari, ma alla seconda verifica il tavolo di monitoraggio non ha riconosciuto alcune voci di spesa e quindi l’ha portato al massimo del disavanzo che potrebbe essere di 113, ma – tranquillizza, in conclusione, l’assessore al Bilancio – il dato reale sarà a scendere sì, ma ad aumentare no».