150 ammnistrativi Asl a rischio: la Regione apre al confronto

Dopo l’incontro svoltosi nella Prefettura dell’Aquila, nel corso del quale non si è riusciti a chiudere un accordo di conciliazione tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti istituzionali e aziendali della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L ’Aquila, riguardo la vicenda che vede coinvolte 150 unità del personale tecnico e amministrativo in appalto che rischiano di perdere il posto di lavoro, l’aggiornamento si è avuto nel corso della riunione della capigruppo in Consiglio regionale.

Dopo il tavolo convocato in Prefettura infatti, i rappresentanti sindacali e i lavoratori sono stati ascoltati in audizione dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale, su convocazione del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.

Da questa sede è emerso un impegno unanime della politica. La proposta avanzata dai capigruppo è quella di una risoluzione per promuovere una modifica alla Legge di Bilancio nazionale (n. 234/2021), al fine di estendere il diritto all’internalizzazione anche al personale amministrativo e tecnico, al pari di quanto già previsto per il personale sanitario e socio-sanitario.

Inoltre, è stato assunto l’impegno concreto di istituire un tavolo congiunto per valutare la possibilità di assorbire i lavoratori oggi in appalto attraverso una società in house della Regione Abruzzo, assicurando così stabilità occupazionale e continuità nei servizi.

«Questa vicenda – affermano le sigle sindacali – dimostra quanto sia urgente riportare al centro del dibattito politico la difesa del lavoro stabile, sicuro e dignitoso. È impensabile che proprio quei lavoratori che negli ultimi anni hanno contribuito a tenere in piedi il servizio sanitario pubblico, spesso in condizioni difficili, vengano oggi lasciati senza tutele».

I sindacati confermano di voler monitorare con attenzione gli impegni assunti, e non escludono ulteriori azioni di mobilitazione e sciopero, se non si dovessero concretizzare soluzioni che salvaguardino sia i posti di lavoro sia la qualità dei servizi pubblici offerti ai cittadini.