20 Maggio 2025 - 09:49:42

di Martina Colabianchi

Il coordinamento Belle Ciao della Cgil della provincia dell’Aquila invita, in una nota, tutte le donne a recarsi a votare per i referendum dell’8 e 9 giugno.

Il lavoro delle donne, spiegano, è fortemente impattato dalle ragioni che hanno portato la Cgil a promuovere i 4 referendum sul lavoro e il quinto sulla cittadinanza. Infatti, è obiettivo della piattaforma Belle Ciao promuovere l’aumento dell’occupazione stabile delle donne al fine di favorire condizioni di indipendenza economica e possibilità di emancipazione dal dominio economico maschile.

«Per noi – scrivono – è necessario che il lavoro delle donne sia oggetto di un piano straordinario che conduca ad un’occupazione stabile e di qualità, anche superando gli incentivi che hanno il solo risultato di ridurre il costo del lavoro. E’ altresì necessario che si giunga a definire clausole di condizionalità, quote e vincoli per assumere più donne sia nel pubblico che nel privato. Riteniamo che servano più investimenti pubblici per incrementare i servizi legati alla genitorialità e all’autosufficienza necessari per favorire l’occupazione femminile».

«Rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro, – proseguono – riteniamo necessario che se ne parli in un’ottica di genere, tenendo conto delle differenze nella prevenzione, nella diagnostica e nella cura delle malattie professionali. La valutazione dei rischi, riportata nei DVR, non può più prescindere dalle differenze ed è opportuno che l’INAIL riconosca alle donne, più esposte a precariato, molestie e equilibrismo tra vita professionale e familiare, una differente definizione dello stress da lavoro correlato».

«Riteniamo che le donne migranti debbano essere pienamente accolte nel mondo del lavoro attraverso percorsi di formazione e di orientamento. A loro bisogna garantire l’ingresso nel Servizio Sanitario Nazionale anche in assenza di permesso di soggiorno, poiché si riscontra che la prima causa del ricorso ai Pronto Soccorso deriva da molestie e sfruttamento nei luoghi di lavoro. Votare 5 Sì al referendum dell’8 e 9 giugno restituisce forza e valore alla nostra lotta per l’affermazione dell’occupazione femminile come leva di emancipazione e indipendenza».

Il coordinamento Belle Ciao elenca, poi, le ragioni per cui è importante andare a votare, quesito per quesito:

Il primo quesito referendario chiedendo il reintegro nel posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo, collabora ad incrementare l‘occupazione e diminuire la precarietà restituendo qualità al lavoro e alla vita delle donne lavoratrici.

Le donne sono più esposte degli uomini alla possibilità di perdere lavoro perché occupano spesso posti in settori fragili. Chiedere maggiori tutele per le lavoratrici di imprese con meno di 15 dipendenti, come fa il secondo quesito referendario, significa garantire una maggiore stabilità e prospettive di una vita più dignitosa.

Chiedere che sia indicata la causale nei contratti a termine vuol dire evitare il ricorso indiscriminato al precariato. Per ragioni culturali, prima ancora che economiche, dovute anche alla difficile conciliazione tra vita professionale e vita familiare, il lavoro delle donne spesso è più precario. Votando Sì per il terzo quesito referendario, si può collaborare a rendere più stabile la nostra condizione di lavoratrici.

Il quarto quesito referendario chiede la modifica delle norme che impediscono i l’estensione della responsabilità solidale alla ditta committente. Votando sì si otterrà dunque una maggiore tutela riguardo alla sicurezza. Le donne sono statisticamente più esposte alle malattie professionali e meno tutelate.

Il quinto quesito referendario, quello sulla cittadinanza, tende a ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale necessari per avere la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana. Crediamo che questo passaggio sia fondamentale soprattutto per le tante donne straniere che svolgono lavori di cura nel nostro Paese, svolgendo di fatto un ruolo primario e fondamentale per l’intera società.