21 Maggio 2025 - 11:28:17

di Martina Colabianchi

L’associazione “Con Barbara Micarelli, braccia aperte al bene” e l’associazione nazionale “Edela”, che si occupa degli orfani dei femminicidi, hanno organizzato il convegno “La scuola contro la violenza sulle donne e sui minori” nella sala Verde della scuola primaria di Pile, ospiti dell’Istituto comprensivo G. Mazzini.

Il tema del convegno è sempre, purtroppo, attuale nel nostro Paese dove purtroppo sempre più spesso le cronache riportano di donne che subiscono violenze e addirittura uccise da compagni, mariti e fidanzati.

Le due associazioni pensano quindi che sia il momento di portare il tema nelle scuole, dove i bambini si formano e gettano le prime basi per gli uomini di domani. Solo così, con un’adeguata formazione, si può provare a prevenire delle tragedie familiari in cui coloro che ne fanno le spese più pesanti, oltre alle donne vittime, sono i bambini e i ragazzi che, nei casi peggiori, in un solo momento, perdono contemporaneamente madre e padre.

Il convegno, rivolto a tutti i dirigenti scolastici della provincia dell’Aquila, è stato patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale.

L’evento si propone come una forma di collaborazione con le istituzioni scolastiche per la individuazione, tra gli alunni, di situazioni di violenza sui minori e sulle donne e desidera offrire ulteriori strumenti di conoscenza e di intervento per questa complessa tematica che riguarda da vicino ogni persona con responsabilità educative.

«Sono particolarmente emozionata quando un convegno con un tema così complesso come quello delle conseguenze di un femminicidio, ossia i figli che rimangono vittime di un amore malato, si svolgono nel contesto di un’istituzione scolastica – dichiara Roberta Beolchi, fondatrice e presidente onoraria dell’associazione Edela -. Il cambiamento culturale di cui tutti parliamo infatti avviene proprio qui, già tra i primi banchi di scuola, e quindi quale luogo migliore di una scuola primaria per poter sensibilizzare al rispetto dell’essere umano contro ogni forma di violenza».

«Edela è un’associazione che ha ormai 10 anni e si estende, purtroppo, su tutto il territorio nazionale perché fatti di cronaca ci evidenziano ogni giorno morti di donne per mano di uomini. Io che ho fondato questa associazione l’ho voluta fortemente perché non bisogna dimenticare i figli che rimangono soli, perché tutti i bambini che noi abbiamo, dai 18 mesi fino alla maggiore età, sono bambini che poi devono farcela da soli, contare su se stessi, perché i più fortunati possono avere dei nonni materni e delle famiglie, ma molti iniziano spesso un percorso di divisione anche da fratelli e sorelle, di case famiglie, di cambio di regione. Quindi, paradossalmente, – conclude – la morte della mamma è un trauma enorme ma non l’unico che questi bambini ereditano».

Sono intervenuti, tra gli altri, Massimiliano Nardocci, direttore generale dell’Ufficio Scolastico della Regione Abruzzo, il professor Stefano Callipo, psicologo – psicoterapeuta, presidente nazionale Osservatorio violenza e suicidio, in collegamento da remoto Valentina Belvisi, orfana di femminicidio e ambassador Edela, autrice del libro “Rinasco per te” e il professor Enrico Perilli, docente di Psicologia Dinamica all’Università dell’Aquila e presidente dell’Ordine psicologhe e psicologi d’Abruzzo. Ha moderato il giornalista e scrittore Angelo De Nicola.