PD Abruzzo su desertificazione bancaria: "Il fenomeno cresce e preoccupa specie nelle aree interne"

21 Maggio 2025 - 18:38:56

La progressiva chiusura degli sportelli bancari in Abruzzo sta
aggravando il fenomeno della desertificazione bancaria, con gravi
ripercussioni sul tessuto socio-economico regionale. A lanciare
l’allarme con il Pd Abruzzo sono diverse voci del territorio,
preoccupate per le conseguenze di questa tendenza che sembra
inarrestabile.

“Negli ultimi anni, un numero significativo di comuni abruzzesi, maglia
nera nazionale per sportelli cancellati, ha visto la chiusura delle
proprie filiali bancarie, lasciando residenti e attività economiche
senza un punto di riferimento fisico per le operazioni finanziarie di
base – dichiarano Gianni Cordisco e Graziano Di Costanzo, del
Dipartimento Economia, Infrastrutture e Sviluppo PD Abruzzo – . Questa
situazione colpisce in modo particolare le fasce più fragili della
popolazione, come gli anziani e coloro che hanno minore familiarità con
i servizi digitali, ma anche le piccole e micro imprese che necessitano
di un contatto diretto per la gestione del credito e per il supporto
alle loro attività”.

Le conseguenze della desertificazione bancaria sono molteplici secondo
gli studi che preoccupano il Pd regionale:

– Difficoltà di accesso ai servizi finanziari: per molti
cittadini e imprese, recarsi allo sportello più vicino comporta
spostamenti significativi, con un aumento dei costi e dei disagi.

– Isolamento delle comunità: la chiusura delle banche spesso
coincide con la perdita di un importante presidio sociale e di un punto
di riferimento per la comunità locale.

– Impatti negativi sull’economia locale: la mancanza di un
supporto bancario diretto può frenare lo sviluppo delle attività
economiche, limitando l’accesso al credito e ai servizi finanziari
necessari per la crescita che possono tradursi in fenomeni di
indebitamento non ‘ufficiale’ e usuraio con devastanti conseguenze sul
tessuto produttivo.

– Aumento del divario digitale: la spinta verso i servizi online
rischia di escludere ulteriormente chi non ha competenze digitali o un
accesso affidabile a internet.

“È urgente una riflessione approfondita sul futuro dei servizi bancari
in Abruzzo – aggiungono i due esponenti PD – . È necessario trovare
soluzioni che contemperino le esigenze di efficienza del sistema
bancario con la necessità di garantire un accesso equo e inclusivo ai
servizi finanziari per tutti i cittadini e le imprese del territorio. In
attesa che la Regione e la FIRA si risveglino dal loro torpore e si
occupino finalmente di un problema così importante, il PD Abruzzo
chiederà un incontro con l’ABI Regionale per individuare possibili
soluzioni. Questo fenomeno, insieme alla mancanza di altri servizi
fondamentali aggrava, purtroppo, la già difficile condizione che vivono
le persone e le imprese che abitano le aree interne contribuendo al loro
ulteriore spopolamento. Il Partito Democratico ha messo tra le sue
priorità per l’Abruzzo il rilancio delle Aree Interne e, nella totale
assenza di iniziativa da parte della Giunta Regionale, svilupperà tutte
le azioni e chiederà tutte le risorse possibili per raggiungere questo
obiettivo – concludono – Tra le possibili soluzioni, si potrebbero
valutare incentivi per il mantenimento di sportelli in aree disagiate,
il potenziamento dei servizi postali come alternativa bancaria, e il
sostegno all’educazione finanziaria e all’utilizzo degli strumenti
digitali, il potenziamento degli enti regionali suddetti preposti allo
scopo”.