23 Maggio 2025 - 18:23:18
di Tommaso Cotellessa
Una risposta infuocata quella del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il quale è intervenuto sulle accuse mosse a più riprese contro di lui dal consigliere regionale del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci sul tema legato alla vertenza dei lavoratori precari impiegati nelle cooperative che operano all’interno della Asl 1 Avezzano–Sulmona–L’Aquila.
Lo scontro, infatti , incentrato sul tema della condizione vissuta dalle lavoratrici e dai lavoratori, si fa prettamente politico andando ad acuire la contrapposizione fra gli schieramenti politici.
Biondi, lasciando poco spazio all’immaginazione, descrive Pietrucci come «un pugile suonato» che straparla in cerca di visibilità. Il primo cittadino, infatti, denigra le accuse rivoltegli dall’esponente dem, relegandole ai vagheggiamenti dettati da quella che Biondi stesso, tirando in ballo le amministrative del 2027, definisce «l’ennesima bocciatura da parte del centrosinistra moderato, che ha escluso qualsiasi accordo sul suo nome per una futura candidatura a sindaco».
«Tra un delirio e l’altro di ‘alimentazione del conflitto sociale’, proprio lui che da dieci anni gode dello stipendio e del futuro vitalizio di consigliere regionale – scrive Biondi – Pietrucci mi accusa addirittura di essere favorevole ai licenziamenti, una falsità assoluta. Ma il problema non è solo ciò che dice oggi: è ciò che ha fatto (o non ha fatto) in passato. Perché se oggi esistono decine di lavoratori costretti a convivere con l’incertezza occupazionale, lo si deve anche a quel sistema torbido che per anni ha alimentato il precariato nella sanità locale, a uso squisitamente elettorale, con ‘liste della spesa’ fatte recapitare a dirigenti e funzionari aziendali ridotti all’obbedienza».
«Pietrucci – ricorda ancora il primo cittadino – è lo stesso che, da capo di gabinetto del Comune dell’Aquila, non mosse un dito per i precari che in quegli anni occupavano gli uffici comunali in cerca di tutele e dignità. È lo stesso che, da consigliere regionale di maggioranza, accettò il blocco del turn over al 20% del personale ASL, lo sdoppiamento della centrale unica del 118, inizialmente localizzata solo nel capoluogo, e la volontà di regalare gli ospedali ai privati».
«Potrei parlare, ancora – aggiunge Biondi – delle condizioni in cui sono stati lasciati per mesi i lavoratori di Abruzzo Engineering, oggi Abruzzo Progetti, senza stipendio e senza garanzie, sempre mentre Pietrucci era nella maggioranza di governo, a fronte della stabilità che l’azienda ha guadagnato solo negli ultimi anni grazie al costante e intelligente impegno della giunta Marsilio: sono fatti, non opinioni».
Con tono fermo Biondi punta, dunque, il dito contro il centro sinistra, imputando alle precedenti amministrazioni gestioni poco trasparenti e personalismi, dal canto suo invece rivendica l’operato del centrodestra che « si è preoccupato – prosegue Biondi – di stabilizzare oltre 100 lavoratori, ha difeso il perimetro occupazionale nelle società partecipate e si è fatto carico di vertenze complesse, con serietà e nel rispetto delle regole. Chi adesso agita il conflitto sociale, dopo aver alimentato il precariato per anni, dovrebbe quanto meno avere il pudore del silenzio. E già che ci siamo – aggiunge Biondi – ricordiamo anche i licenziamenti di massa alla Transcom del 2009, gestiti in silenzio da chi oggi grida allo scandalo, mentre noi siamo riusciti a portare a compimento l’internalizzazione dei lavoratori Comdata in INPS Servizi e seguito passo dopo passo la vertenza Tecnocall senza che ci fossero i licenziamenti di cui pure qualcuno agitava lo spettro. Senza dimenticare i lavoratori dell’ex Polo elettronico, prima illusi dalla Regione e poi abbandonati a loro stessi e costretti a ricollocarsi autonomamente, mentre gli ex dipendenti di Euroservizi, visto che è stata tirata in ballo, oggi godono di solidità grazie al centrodestra che ha avviato e concluso la procedura di assorbimento in Abruzzo Progetti».
Al termine del pesante affondo contro Pietrucci e l’intera gestione targata pd, Biondi torna sul tema dei precari Asl citando la pubblicazione da parte della Asl di un avviso per 53 posti che, come specificato dalla direzione generale, diventeranno 123 e dunque effettivi, di ruolo e dipendenti direttamente dall’Azienda, fino a coprire integralmente il perimetro occupazionale oggi garantito dalle cooperative. « Solo concluso il concorso potremo capire chi effettivamente è rimasto fuori tra i precari e immaginare una soluzione anche per loro. In alternativa, Pietrucci potrebbe incontrare queste centinaia di persone e dire loro che hanno studiato per nulla e che abbiamo scherzato» afferma ancora Biondi, il quale nel concludere una nota chiosa con un ultima sprezzante stoccata:
«Pietrucci, unitamente alla sinistra aquilana, prima di parlare di lavoro, dovrebbero sciacquarsi la bocca. E, una volta fatto, avere il buon senso di tenerla chiusa».