24 Maggio 2025 - 09:10:40

di Martina Colabianchi

Si è infiammato il dibattito politico, fino ad arrivare ad attacchi personali, sui 150 precari amministrativi della Asl 1 dell’Aquila.

Sinistra Italiana L’Aquila esprime, in una nota, forte preoccupazione per il clima di tensione e scontro personale che si è creato attorno alla vertenza sottolineando come, «in un momento in cui servirebbero responsabilità e soluzioni, assistiamo invece a dichiarazioni che spostano l’attenzione dai problemi reali alla polemica sterile».

Sono state infatti molto dure la parole con cui il sindaco Pierluigi Biondi ha replicato a quelle del consigliere regionale Dem Pierpaolo Pietrucci che, come altri esponenti dell’opposizione, ne aveva criticato un silenzio complice e, più in generale, aveva attaccato a più riprese la destra accusandola di aver generato un debito senza pari nella sanità.

«Stigmatizziamo con chiarezza gli attacchi rivolti a chi protesta e ai sindacati che li rappresentano. Riteniamo inaccettabile che si provi a delegittimare chi difende diritti fondamentali e rifiutiamo ogni forma di personalizzazione del conflitto che non aiuta la causa dei lavoratori, né contribuisce a rafforzare la sanità pubblica che già non gode di ottima salute», si legge nella nota di Sinistra Italiana L’Aquila.

Biondi, che si riferisce a Pietrucci come a un «pugile suonato» e accusando il centrosinistra per la situazione in cui versa attualmente la sanità locale, ha citato la pubblicazione da parte della Asl di un avviso per 53 posti che, come specificato dalla direzione generale, diventeranno 123 e dunque effettivi, di ruolo e dipendenti direttamente dall’Azienda, fino a coprire integralmente il perimetro occupazionale oggi garantito dalle cooperative.

«Proprio perché rispettiamo profondamente l’articolo 97 della Costituzione, secondo cui l’accesso agli impieghi pubblici avviene mediante concorso, crediamo che la strada più corretta sia quella del rispetto del principio di legalità, utilizzando gli strumenti legislativi oggi disponibili e dei percorsi che il legislatore, che è stato molto attivo nel campo delle stabilizzazioni del personale delle AASSLL ma piuttosto pigro per quello delle internalizzazioni, potrebbe fornire . In questo senso riteniamo utile e opportuno intervenire sulla lettera c del comma 268 dell’art. 1 della Legge 234/2021, così da consentire un percorso di internalizzazione dei servizi che tenga conto sia dell’esperienza maturata da lavoratori e lavoratrici precarie all’interno della Asl, sia della necessità di tutelare chi ha partecipato a selezioni pubbliche di cui il concorso in primis».

«Per questi motivi – scrivono da Sinistra Italiana – ci ha sorpreso che il sindaco Biondi, dopo aver rapidamente smontato l’ipotesi della società in house — una proposta che forse andrebbe indagata più che archiviata — non abbia nemmeno accennato alla possibilità di internalizzare i servizi come alternativa percorribile. Una tale omissione tradisce l’assenza di un reale progetto per garantire lavoro stabile e servizi pubblici efficienti».

«Noi crediamo che le pubbliche amministrazioni non debbano essere gestite come aziende private e ciò accade quando si abusa del ricorso alla somministrazione, generando precarietà; quando si esternalizzano funzioni strategiche, compromettendo la qualità del lavoro e l’uguaglianza tra lavoratori che svolgono spesso le stesse mansioni; oppure quando si costruiscono percorsi di carriera opachi, fondati spesso su incarichi fiduciari».

«Non ci piace che si parli con leggerezza di “imbucati nelle cooperative” mentre si tace sul fatto che chi ha lavorato per cinque anni in uno staff politico tramite incarico intuitu personae — ad esempio nel gabinetto di un sindaco — possa poi utilizzare proprio quell’esperienza come requisito di accesso a concorsi per ruoli dirigenziali, nonostante sia ben noto, e più volte ribadito da diverse sentenze, che ciò non è consentito», proseguono.

«Noi stiamo dalla parte di chi cerca soluzioni avanzate, non scontri muscolari. Rifiutiamo la logica dello scontro utile solo alla vetrina personale ed alla propaganda. Chiediamo – conclude Sinistra Italiana L’Aquila – che la comunità politica torni ad assumersi fino in fondo il proprio ruolo: rappresentare, ascoltare, risolvere i problemi, avere e dare una prospettiva a partire da chi tiene in piedi, ogni giorno, la sanità pubblica e da chi si è giustamente impegnato nello studio ed ha diritto all’assunzione in un ente pubblico».