24 Maggio 2025 - 11:28:27

di Martina Colabianchi

Assemblea pubblica dei lavoratori precari delle cooperative attive nella Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Al centro, ancora il rischio concreto di licenziamento per circa 150 operatori dei settori amministrativo e tecnico, che da anni, pur in condizioni di precarietà, garantiscono il funzionamento quotidiano della sanità pubblica nella provincia dell’Aquila.

La Asl, lo ricordiamo, ha bandito un concorso specifico, ma i 150 lavoratori chiedono una stabilizzazione anche per chi non ha partecipato o non è risultato idoneo. Il timore più grande è che, con la pubblicazione della graduatoria del recente concorso pubblico per 53 posti da assistente amministrativo, prevista già per giugno, molti degli attuali lavoratori vengano tagliati fuori.

L’assemblea pubblica segue giorni di mobilitazione dei sindacati e dei lavoratori, ma anche di polemiche politiche dai toni piuttosto accesi, sfociate nello scontro tra il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e il consigliere regionale Dem Pierpaolo Pietrucci, che ha accusato il primo cittadino di non difendere gli interessi dei lavoratori. Biondi che, oltre ad essere sindaco, è anche il presidente del Comitato ristretto dei sindaci, comitato a cui oggi la Cgil dell’Aquila, unitamente ai lavoratori in assemblea, ha chiesto un incontro per confrontarsi sulla vicenda.

«La nostra posizione continua ad essere quella di tutela del lavoro e di ricerca di soluzioni per lavoratrici e lavoratori che, in questa fase, vivono ancora una fase di incertezza – spiega Anthony Pasqualone, funzione pubblica Cgil -. Non ci interessa nessuna contrapposizione che sia tra lavoratori o tra parti politiche. Quello che abbiamo sempre chiesto e continuiamo a chiedere è che tutti insieme si facciano parte attiva per garantire una tutela occupazionale al territorio, ma che di conseguenza vada a garantire un servizio sanitario pubblico efficace, efficiente a cittadine e cittadini».

Le soluzioni auspicate sono due: la creazione di una società in house che possa assorbire il personale o l’inserimento diretto in una realtà già esistente come Abruzzo Progetti, oppure la modifica, che passerebbe dalla presentazione di emendamenti, della legge di bilancio del 2022 che prevedeva la possibilità di internalizzare esclusivamente personale sanitario e socio-sanitario.

Se le istituzioni proseguiranno a non dare riscontri in tal senso, non si esclude la via dello sciopero.

«Abbiamo già visto che la sospensione dell’attività di lavoratrici e lavoratori ha generato, venerdì scorso, la sospensione o addirittura l’interruzione dei servizi pubblici essenziali alla cittadinanza – spiega Pasqualone -. Chiaramente, in quell’occasione è avvenuto per un fattore tecnico, cioè la Asl non aveva affidato il servizio e quindi lo aveva sospeso. È chiaro che con lo sciopero, che è il nostro estremo elemento di protesta e di rivendicazione, ci saranno disagi per i cittadini. A dimostrazione del fatto che le attività che svolgono è essenziale, e non è superfluo partire da questo presupposto».

«Proprio per questo motivo, oggi abbiamo aderito con piacere all’invito fatto da lavoratrici e lavoratori per discutere ancora di più sul tema, anche alla luce degli ultimi avvenimenti e delle ultime discussioni. Quello che a noi interessa è ascoltare e, quindi, dar voce alle rivendicazioni di chi, da oltre vent’anni, gestisce questo servizio che non andrà e non vuole essere in contrapposizione con chi, tra qualche mese, sarà vincitore di un concorso il quale è assolutamente legittimato a prendere servizio in Asl e contribuirà, insieme agli altri, a garantire un servizio pubblico alla cittadinanza», conclude.