29 Maggio 2025 - 11:08:43
di Redazione
Crescita significativa negli ultimi dieci anni del mercato immobiliare anche nelle città italiane “intermedie”.
Secondo l’analisi del Centro Studi di Abitare Co., società di servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze, il mercato nelle dieci città “intermedie” italiane ha registrato nel 2024, rispetto al 2014, un aumento del 59,7% nelle compravendite e una crescita del 22,9% nei prezzi medi di vendita delle abitazioni nuove o completamente ristrutturate, raggiungendo una media di 3.460 euro al metro quadro.
Numeri che testimoniano la crescente vivacità immobiliare in queste aree geografiche. Quali sono i fattori che stanno spingendo la crescita? Tra questi si evidenziano l’aumento della domanda di prima casa da parte di residenti, l’interesse crescente per le seconde case e gli investimenti locativi, specie in aree ad alto valore turistico (come Salerno e Verona), e lo smart working, che ha spinto molte famiglie e professionisti a preferire città di media dimensione rispetto ai grandi centri più sovraffollati e costosi.
Per quanto riguarda L’Aquila, i prezzi medi di vendita delle case nuove o completamente ristrutturate sono pari a 1.800€/mq, con valori che variano da 1.100€/mq a 2.500€/mq.
Un dato in crescita del +5,6% rispetto al 2023 e del +19,2% in confronto a dieci anni prima. Sempre nel 2024, le compravendite in città in dieci anni sono aumentate del +94% e del +19,7% rispetto all’anno precedente.
Il mercato immobiliare ha mostrato una crescita ben superiore a quella di altre grandi aree metropolitane, con particolare attenzione alle abitazioni di nuova costruzione e a quelle con certificazione energetica elevata, in linea con l’interesse crescente per le “case green”. La ricostruzione post-terremoto del 2009 ha influenzato significativamente il mercato, con alcune aree che hanno beneficiato di investimenti e sviluppo, mentre altre, come le “New Towns”, affrontano ancora sfide legate alla distanza dal centro e alla qualità delle infrastrutture.
Il confronto tra le 10 città intermedie: compravendite e prezzi
Entrando nel dettaglio delle 10 città intermedie, nell’arco di dieci anni (dal 2014 al 2024) le transazioni nell’ordine sono aumentate in tutte le città ma con valori differenti: a L’Aquila del +94%, a Novara del +81%, a Bergamo del +80%, a Padova del +73%, a Parma del +51%, a Cagliari del +46%, a Modena del +44%, a Verona del +42% e a Salerno del +19%.
Sul fronte dei prezzi medi, la crescita più marcata è stata registrata dalla città di Verona (+41,2% e 4.500€/mq.), seguita da Parma (+31% e 3.850€/mq.), Padova (+30% e 3.500€/mq.), Modena (+25,2% e 3.450€/mq.), Bergamo (+23,2% e 4.150€/mq.), L’Aquila (+19,2% e 1.800€/mq.), Cagliari (+18,2% e 3.950€/mq.), Novara (+17,5% e 3.150€/mq.), Salerno (+12,6% e 4.300€/mq.) e Perugia (+10,8% e 1.925€/mq.).