30 Maggio 2025 - 12:17:55
di Martina Colabianchi
Proprio alla vigilia della scadenza dell’incarico, già prorogato una volta, del manager della Asl 1 Ferdinando Romano, arriva la bocciatura da parte del Collegio sindacale al bilancio di esercizio 2024 dell’azienda sanitaria della Provincia dell’Aquila.
Nel documento si legge che il bilancio “non fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa” dell’aziende che quindi non ci sarebbero garanzie sulla continuità aziendale, definita dal collegio “un presupposto cardine per la predisposizione del bilancio”.
Un duro colpo per la Asl aquilana che in questo momento si trova anche senza direttore sanitario dopo la scomparsa improvvisa di Alfonso Mascitelli. E mentre si parla di una possibile proroga dell’incarico per Romano, la bocciatura del bilancio di esercizio rappresenta per il Pd un’«ennesima stroncatura per il management della Asl della Provincia dell’Aquila».
«Non bastassero le lunghissime liste d’attesa, con le cittadine e i cittadini della nostra provincia costretti a farsi curare altrove o addirittura a rinunciare alle cure – scrivono in una nota il segretario provinciale Dem Stefano Albano e il segretario dell’Aquila Nello Avellani – ; non bastassero i disagi patiti dai pazienti per i mancati investimenti in tecnologie e, soprattutto, per le condizioni in cui vengono costretti ad operare medici e personale infermieristico, gravemente sotto organico; non bastasse la deliberata volontà di cancellare la sanità territoriale, a partire dalla assurda decisione di insediare la Casa di comunità dentro l’Ospedale; non bastassero le condizioni fatiscenti delle strutture sanitarie e, a fronte di tutto ciò, il disastroso stato economico dell’azienda che presenta un buco di bilancio da far tremare i polsi; non bastasse la volontà di mandare a casa 150 precari storici, da oltre vent’anni a servizio dell’azienda, oggi scopriamo che il Collegio sindacale ha bocciato, senza appello, il bilancio di esercizio 2024 della ASL 1 che, viene messo nero su bianco, “non fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa” dell’azienda».
«La destra al governo della Regione, che ha sfasciato la sanità generando un debito che, per le quattro Asl, sfiora i 200 milioni di euro e costretta, per questo, ad aumentare le tasse alle cittadine e ai cittadini a fronte di servizi sempre più scadenti, parrebbe orientata ad una conferma del manager Romano – proseguono -. Ebbene, a fronte di questa ultima – pesantissima – stroncatura non capiamo davvero su che presupposti Romano, e i vertici della Asl provinciale, meritino una conferma: se avessero un minimo di dignità, dovrebbero chiedere scusa e andare subito a casa. Se non saranno loro a farlo, ci auguriamo davvero che Marsilio e Verì riconoscano i disastri che hanno combinato in questi anni con le loro nomine sciagurate, tutte dettate da interessi partitici romani, e procedano con la nomina di un’altra governance».
«Abbiamo bisogno di un manager fuori da logiche politiche, di una figura con riconosciute competenze, autorevole e credibile, che abbia sensibilità istituzionale, capacità relazionali e che esprima un chiaro, e inequivocabile, impegno verso la sanità pubblica. Non c’è più tempo da perdere», concludono Albano e Avellani.