Sanità, nuova bocciatura dal tavolo tecnico. Paolucci: "Un fallimento completo che espone l’Abruzzo al rischio di commissariamento"
30 Maggio 2025 - 18:19:59
ministeriale sulla sanità al piano di rientro della sanità abruzzese,
che i tecnici hanno definito con parole durissime che non lasciano
spazio a interpretazioni: siamo di fronte al fallimento completo del
centrodestra e del presidente Marsilio, che ha portato l’Abruzzo verso
il baratro, mentre finge di non vedere il cratere che si è aperto sotto
i piedi dei cittadini”, così il capogruppo del Partito Democratico in
Consiglio regionale, Silvio Paolucci, commenta le anticipazioni sulla
riunione del Tavolo ministeriale di monitoraggio su debito e sanità.
“Non lo diciamo più solo noi, che denunciamo da tempo inerzia, rischio e
conseguenze per la comunità, ora lo dice chiaramente anche il Ministero
della Salute, oggi in mano a Fratelli d’Italia, partito del presidente
Marsilio: il futuro sarà davvero di lacrime e sangue per gli abruzzesi.
Per il 2025 si annuncia un baratro ben più grande di quello dichiarato
dall’esecutivo, siamo già a oltre 100 milioni di euro e non ci sono
coperture nella capienza attuale di bilancio: di qui la diffida del
Ministero a prevedere ulteriori coperture per almeno 113milioni di euro
equivalenti al deficit del 2024. È un giudizio tecnico ma anche
politico pesantissimo, una bocciatura che smaschera una volta per tutte
l’incapacità e la superficialità con cui è stata gestita la sanità negli
anni della destra. Brutto anche l’ultimatum dei tecnici: il Tavolo
chiede un piano vero, strutturale, entro luglio. Da anni attendiamo il
Piano Operativo. Quello che la Regione non ha. Perché la verità è che
Marsilio e i suoi non hanno mai avuto una visione, se non quella di
tagliare e aumentare le tasse, pur di restare a galla. Il risultato?
Zero riforme, zero programmazione, un disastro completo. Non basteranno
gli aumenti delle tasse per coprire Il buco per il 2025, né i tagli ai
servizi, il blocco le assunzioni, l’assistenza ridotta al lumicino,
questo arriva da Roma. Con uno scenario simile, si va dritti verso il
commissariamento, proprio come avevamo temuto e come stiamo denunciando
da mesi. Un’ipotesi che Marsilio liquidava come propaganda e che oggi
torna drammaticamente concreta. L’Abruzzo rischia di perdere il governo
della sua sanità perché la destra l’ha trasformata in un colabrodo. Ci
sono decine di migliaia di cittadini senza cure, liste d’attesa
infinite, territori abbandonati e servizi cancellati. Questo è il
bilancio di un governo regionale che ha fallito su tutta la linea,
prendendo in giro la comunità che pagherà tanti e tali sbagli. Per
questo è tempo che se ne assumano ogni responsabilità, davanti ai
cittadini prima ancora che al Governo nazionale. Tutto questo mentre
continuano a difendere i manager delle ASL, che invece il Tavolo
considera tra i principali responsabili dello sfascio. Manager a cui
hanno scelto di aumentare I compensi una volta insediatisi nel lontano
2019, strapagati e mai valutati correttamente, che il presidente difende
a spada tratta, negando anche quest’altra evidenza”.