Tomassoni: "Fatto gravissimo che il collegio sindacale bocci il bilancio della Asl1"
30 Maggio 2025 - 18:18:18
Una nuova, gravissima notizia scuote la sanità abruzzese: il Collegio
Sindacale boccia il bilancio di esercizio della ASL-1.
Un verdetto chiaro, netto e senza appello: un documento contabile,
dunque, che non fornirebbe fedelmente la corretta situazione
patrimoniale e finanziaria della ASL, con 19 milioni di euro di perdite,
crediti dubbi per 6,8 milioni di euro, e con il rischio concreto di
blocco nei fondi regionali e nuovi disavanzi in futuro. Il tutto in un
contesto di annunciata – ma mai attuata – razionalizzazione dei costi e
delle spese, nel mentre si “tira a campare” ma non si sa come. – afferma
in una nota il Consigliere comunale del Gruppo misto Alessandro
Tomassoni
Una situazione drammatica conseguenza diretta di anni di incapacità
gestionale e scelte politiche scellerate, con la Regione Abruzzo che
prima proroga per un anno una governance inefficiente, confermandola con
l’illusione di un piano di risanamento mai realmente attuato, ed anzi
nel mentre sono aumentati i debiti, peggiorati i servizi, cresciute le
tasse, e poi lascia l’Azienda Sanitaria senza vertici, come se nulla
fosse, senza un Direttore Generale, a detta della Avvocatura regionale
non più rinnovabile, senza un Direttore sanitario, non ancora nominato
dopo l’improvvisa dipartita del Dott. Mascitelli, con un direttore
amministrativo in quiescenza a luglio, tutto ciò con il peso di un
bilancio con errori o irregolarità significative tale da non superare la
relativa revisione.
Non è solo il fallimento del Manager Romano – sottolinea il Consigliere
Tomassoni – ma della politica che lo ha nominato e che, dopo 7 anni,
tenta di scaricare le proprie colpe sulle gestioni precedenti.
Una Giunta regionale immobile e silente – incalza Tomassoni – che non
solo tace, ma soprattutto non agisce. L’unico atto concreto? L’aumento
delle tasse, per far fronte ai disservizi che essa stessa continua a
generare, e come sempre a pagare il prezzo più alto sono i cittadini, ai
quali viene imposto un abominevole e ingiusto sacrificio attraverso
l’aumento dell’addizionale IRPEF, che peserà negli anni a venire sempre
più sulle loro spalle.
A fronte di un bilancio clamorosamente bocciato, emerge con chiarezza
una realtà figlia di scelte politiche miopi e prive di visione, con
decisioni che, invece di tutelare realmente il diritto alla salute
sancito dalla Costituzione, continuano a smantellare le fondamenta del
sistema sanitario pubblico e il risultato è sotto gli occhi di tutti: un
numero crescente di cittadini è costretto a rinunciare alle cure o a
rivolgersi altrove, mentre il servizio sanitario territoriale arretra,
seppur in tempi di cospicui fondi PNRR, e la gestione dell’Azienda fa
acqua da ogni parte.
L’ennesima notizia sconcertante getta ombre sempre più dense sul futuro
della sanità territoriale abruzzese e cittadina, già fortemente
compromesso e privo di prospettive rassicuranti. Un sistema ormai
ostaggio dell’incapacità gestionale e delle logiche di potere, dove a
preoccupare non è solo il presente, ma l’assoluta mancanza di una
strategia per il futuro.
In tutto questo, dove sono i rappresentanti istituzionali del
territorio? Qual è la loro posizione di fronte a un fallimento che non
può più essere ignorato, perché ormai evidente a tutta la comunità? Per
la scelta del nuovo Manager come si intende agire e in che tempi?-
conclude il Consigliere Tomassoni.
Sindacale boccia il bilancio di esercizio della ASL-1.
Un verdetto chiaro, netto e senza appello: un documento contabile,
dunque, che non fornirebbe fedelmente la corretta situazione
patrimoniale e finanziaria della ASL, con 19 milioni di euro di perdite,
crediti dubbi per 6,8 milioni di euro, e con il rischio concreto di
blocco nei fondi regionali e nuovi disavanzi in futuro. Il tutto in un
contesto di annunciata – ma mai attuata – razionalizzazione dei costi e
delle spese, nel mentre si “tira a campare” ma non si sa come. – afferma
in una nota il Consigliere comunale del Gruppo misto Alessandro
Tomassoni
Una situazione drammatica conseguenza diretta di anni di incapacità
gestionale e scelte politiche scellerate, con la Regione Abruzzo che
prima proroga per un anno una governance inefficiente, confermandola con
l’illusione di un piano di risanamento mai realmente attuato, ed anzi
nel mentre sono aumentati i debiti, peggiorati i servizi, cresciute le
tasse, e poi lascia l’Azienda Sanitaria senza vertici, come se nulla
fosse, senza un Direttore Generale, a detta della Avvocatura regionale
non più rinnovabile, senza un Direttore sanitario, non ancora nominato
dopo l’improvvisa dipartita del Dott. Mascitelli, con un direttore
amministrativo in quiescenza a luglio, tutto ciò con il peso di un
bilancio con errori o irregolarità significative tale da non superare la
relativa revisione.
Non è solo il fallimento del Manager Romano – sottolinea il Consigliere
Tomassoni – ma della politica che lo ha nominato e che, dopo 7 anni,
tenta di scaricare le proprie colpe sulle gestioni precedenti.
Una Giunta regionale immobile e silente – incalza Tomassoni – che non
solo tace, ma soprattutto non agisce. L’unico atto concreto? L’aumento
delle tasse, per far fronte ai disservizi che essa stessa continua a
generare, e come sempre a pagare il prezzo più alto sono i cittadini, ai
quali viene imposto un abominevole e ingiusto sacrificio attraverso
l’aumento dell’addizionale IRPEF, che peserà negli anni a venire sempre
più sulle loro spalle.
A fronte di un bilancio clamorosamente bocciato, emerge con chiarezza
una realtà figlia di scelte politiche miopi e prive di visione, con
decisioni che, invece di tutelare realmente il diritto alla salute
sancito dalla Costituzione, continuano a smantellare le fondamenta del
sistema sanitario pubblico e il risultato è sotto gli occhi di tutti: un
numero crescente di cittadini è costretto a rinunciare alle cure o a
rivolgersi altrove, mentre il servizio sanitario territoriale arretra,
seppur in tempi di cospicui fondi PNRR, e la gestione dell’Azienda fa
acqua da ogni parte.
L’ennesima notizia sconcertante getta ombre sempre più dense sul futuro
della sanità territoriale abruzzese e cittadina, già fortemente
compromesso e privo di prospettive rassicuranti. Un sistema ormai
ostaggio dell’incapacità gestionale e delle logiche di potere, dove a
preoccupare non è solo il presente, ma l’assoluta mancanza di una
strategia per il futuro.
In tutto questo, dove sono i rappresentanti istituzionali del
territorio? Qual è la loro posizione di fronte a un fallimento che non
può più essere ignorato, perché ormai evidente a tutta la comunità? Per
la scelta del nuovo Manager come si intende agire e in che tempi?-
conclude il Consigliere Tomassoni.