04 Giugno 2025 - 19:09:05
di Martina Colabianchi
«È inaccettabile quanto sta accadendo a L’Aquila sulle misure dedicate alla disabilità. Da troppo tempo le famiglie e i centri che si occupano di persone con disabilità sono lasciati in balia dell’incertezza, tra promesse disattese e colpevoli ritardi nei pagamenti dei fondi loro dedicati».
È ancora una volta il consigliere comunale di L’Aquila Nuova Paolo Romano a tornare sul tema.
«I centri diurni attendono ancora i fondi relativi all’intero secondo semestre del 2023 e all’anno 2024. Si tratta di risorse fondamentali per garantire la sopravvivenza delle attività quotidiane, l’acquisto di materiali, la copertura del personale e l’organizzazione necessaria. Senza questi fondi, la sostenibilità di molti servizi è messa seriamente a rischio».
«Ancora più drammatica è la situazione degli assegni di cura per la disabilità grave e gravissima, che risultano fermi al 2022. Più di 200 famiglie, già stremate da carichi assistenziali enormi, si vedono private di uno strumento essenziale per continuare a garantire l’assistenza domiciliare. È bene ricordare che questi assegni sono un diritto per sostenere la permanenza della persona con disabilità nel proprio contesto familiare e sociale».
«Non è una novità che – prosegue Romano – a fronte di un diritto e di un servizio ci sia, da parte dell’amministrazione, un ritardo. Ma oggi all’ignavia e all’inadeguatezza che ben conosciamo, si aggiunge l’ennesimo rinvio istituzionale in Consiglio comunale, dove sarebbe dovuta approdare una mia interrogazione su questi temi. L’assenza dell’assessora competente ha rimandato un dibattito programmato e necessario. Il nutrito gruppo consiliare che, di recente formato, la sorregge in Giunta, ha intenzione di caricarsi moralmente anche di queste azioni nei confronti delle tante famiglie che aspettano risposte o è nato solo per vetrina politica?».
«Un sincero ringraziamento va agli uffici delle politiche sociali, che, pur in gravissima carenza di personale e senza un chiaro indirizzo politico, continuano ogni giorno a cercare di tenere insieme i pezzi di un sistema che sta crollando», ha concluso.