04 Giugno 2025 - 10:20:35

di Tommaso Cotellessa

La fuga dalla routine è il primo pensiero di ogni lavoratore o lavoratrice nel momento in cui si avvicina un ponte. Quei due o tre giorni che consentono l’allungarsi del week end diventano uno spiraglio di luce in mezzo alla corsa frenetica del quotidiano, una pausa relax per sospendere, anche se per poco, il flusso del tempo.

E allora viene da chiedersi quali siano le mete più scelte per la fuga dal quotidiano, ed in particolare se l’Abruzzo sia fra queste. A questo interrogativo, e anche a molti altri, risponde il bilancio tracciato da Confcommercio del ponte del 1° giugno appena trascorso.

Dallo studio emerge che molti sono stati i turisti che hanno scelto come meta l’Abruzzo, con una preferenza per le località costiere e i piccoli borghi interni.

Fra i vacanzieri accorsi nel territorio regionale, infatti, il 41,4% ha scelto il mare, mentre il 27,8% ha preferito una gita nei borghi dell’entroterra, mentre il 15,6% ne ha approfittato per godersi la montagna e il 6,8% ha scelto di fare una gita al lago.

«La stagione primaverile ha in parte penalizzato le strutture ricettive abruzzesi, che hanno risentito del maltempo – spiega Giammarco Giovannelli, presidente Confcommercio Abruzzo e Federalberghi Abruzzo – ma il ponte festivo che si è appena chiuso ha fatto registrare numeri importanti, dando il via alle prove generali della stagione estiva. Tuttavia, è importante le condizioni, e abbiamo tutte le carte in regola, per un’adeguata programmazione sulla stagionalità. Non possiamo più pensare che alberghi, ristoranti, strutture ricettive e stabilimenti possano contare su una stagione estiva che va da giugno a settembre: i costi di gestione, quintuplicati nel post- Covid – energia, costo del lavoro e materie prime – impongono scelte ambiziose. Riteniamo indispensabile arrivare almeno a cento giorni pieni di stagione turistica estiva».

Il dato più significativo, riguardo al ponte del 1° giugno, è che oltre il 92% dei vacanzieri è rimasto in Italia, prediligendo mete di prossimità, raggiungibili e capaci di offrire esperienze autentiche: molti vacanzieri sono arrivati in Abruzzo dal vicino Lazio, dall’Umbria, dalle Marche e dalla Campania.

«Una scelta legata al desiderio di riscoprire le bellezze del territorio, la natura, la storia e il patrimonio artistico della nostra regione, che fonde sapientemente tutti questi elementi» aggiunge Giovannelli.

L’indagine del Centro studi di Confcommercio ha permesso di evidenziare come la spesa media, a persona, si sia attestata sui 460-470 euro con una  permanenza media di 3,6 notti fuori casa. In termini di ospitalità, hotel e villaggi turistici si confermano la scelta più gettonata (24,4%), seguiti da case di amici o parenti (24,2%), bed & breakfast (22%), abitazioni di proprietà (15,2%) e residence (4,5%).

La voce di spesa principale è la ristorazione (29,1%), seguita da viaggio (21,7%), alloggio (18,4%) e shopping (12,8%).

«L’Abruzzo, come nella passata stagione – sottolinea Giovannelli – si conferma una mèta che guadagna punti nella classifica nazionale, grazie anche alla possibilità di praticare sport a contatto con la natura e al favorevole connubio tra mare e montagna».

Confcommercio Abruzzo ha rilevato, inoltre, come le abitudini dei viaggiatori si siano, in parte, modificate per far fronte al rincaro generale dei prezzi. Quanto alle attività effettuate il primato va alle passeggiate all’aria aperta (68,9%), seguite da eventi enogastronomici (36,9%), escursioni (35,8%), visite a musei o mostre (22,3%) e concerti o spettacoli musicali (21,2%).

Molti turisti sono rimasti all’interno dei confini abruzzesi, segno anche di un rilancio del turismo di prossimità. «C’è un forte ritorno al turismo italiano – aggiunge Giovannelli – con le famiglie che optano per visitare luoghi vicini o trascorrere qualche giorno al mare. Le strutture ricettive hanno avuto un ottimo riscontro e questo fa ben sperare per la stagione estiva. Secondo le nostra indagine, alberghi, villaggi turistici e b&b hanno accolto il 24,4% dei turisti arrivati in Abruzzo. Un bel segnale per il nostro settore, con l’obiettivo di intercettare, nella nostra regione, sempre un maggior numero di vacanzieri, grazie ad un’offerta turistica variegata».

Confcommercio evidenzia, infine, come «le strutture abruzzesi puntino sempre di più su qualità, accessibilità, innovazione e sostenibilità. Elementi che fanno del turismo green e della vacanza en plein air una scelta sempre più frequente, insieme alla classica vacanza al mare, che pone l’Abruzzo tra le mete più appetibili».