06 Giugno 2025 - 10:31:58

di Vanni Biordi

Il Ministero della Cultura ha recentemente nominato Fabrizio Magani direttore generale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, affidandogli un ruolo di primaria importanza nella tutela del patrimonio culturale italiano.

Con una carriera consolidata nel settore dei beni culturali, Magani ha ricoperto incarichi di rilievo in diverse regioni d’Italia, tra cui il Veneto e l’Abruzzo. Tra il 2011 e il 2014, Magani ha diretto la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, un incarico che ha assunto in un periodo particolare: il post-terremoto del 2009. Durante questi anni, ha coordinato numerosi progetti di ricostruzione e restauro, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico della regione.

Nel 2012 con la fine del Commissariamento anche sui beni culturali danneggiati dal sisma, la Direzione Regionale da lui diretta prese in carico tutta la ricostruzione del patrimonio avviando numerosi cantieri tra cui quelli dei monumenti identitari come il Forte Spagnolo dell’Aquila. La sua esperienza in Abruzzo ha rafforzato il suo impegno nella protezione dei beni culturali, un aspetto che sarà centrale anche nel suo nuovo incarico.

Storico dell’arte, Magani ha iniziato la sua carriera come funzionario presso la Soprintendenza per i Beni Artistici del Friuli-Venezia Giulia, per poi assumere ruoli di crescente responsabilità. Ha diretto diverse soprintendenze, tra cui quella per il Comune di Venezia e la Laguna, nonché quelle per le province di Belluno, Padova, Treviso, Verona, Rovigo e Vicenza. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di Vice Direttore Generale Vicario per la realizzazione del Grande Progetto Pompei, un’iniziativa di grande rilievo per la conservazione del sito archeologico campano

Con la sua nomina, Magani avrà il compito di guidare le soprintendenze italiane e di promuovere politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. La sua esperienza maturata in Abruzzo e in altre regioni sarà fondamentale per affrontare le sfide della conservazione e della gestione dei beni culturali.

La sua carriera dimostra un impegno costante nella protezione del patrimonio artistico e paesaggistico italiano. Ora, con questa nuova responsabilità, si apre un capitolo significativo per la cultura italiana, con l’auspicio che la sua leadership possa portare a nuovi successi nella tutela e valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico.