06 Giugno 2025 - 12:48:16
di Angelo Liberatore
Giornata di festa per la comunità di San Benedetto in Perillis.
Il piccolo centro abitato, arrampicato ad 878 metri sul livello del mare, situato ad una quarantina di chilometri a sud est dell’Aquila e parte della Diocesi di Sulmona-Valva, ha vissuto un momento dalla forte valenza simbolica.
Dopo i lavori di consolidamento e restauro, successivi al terremoto del 2009, è stata riconsegnata e riaperta al culto l’abbazia di epoca longobarda che sorge sul territorio comunale.
Dedicato a San Benedetto Abate, l’edificio di culto (tra i più antichi d’Abruzzo, risalente ad un periodo tra il 700 ed il 900 dopo Cristo) è incastonato nella parte più alta del paese, ed in pratica fu il fulcro attorno al quale sì sviluppò il primo nucleo abitativo di San Benedetto in Perillis.
Il sisma di oltre sedici anni fa colpì in maniera assai dura l’abbazia sambenedettina.
In particolare, dopo la scossa del 6 aprile 2009 le pareti e le murature della costruzione risultarono in larga parte lesionate ed i danni più rilevanti riguardarono le colonne poste a divisione delle navate, che subirono schiacciamenti e fenomeni di rotazione.
Per le operazioni di consolidamento e restauro, la copertura finanziaria è stata garantita con 800mila euro messi sul tavolo dalla delibera CIPE numero 77 del 2015.
I lavori sull’abbazia di San Benedetto in Perillis hanno riguardato, tra le altre cose, la riparazione di tutte le murature danneggiate, il ripristino della consistenza del colonnato interno con anche operazioni di cerchiaggio.
E poi il rinforzo sia delle capriate lignee (delle quali sono pure stati verificati gli appoggi) sia della vela campanaria.
Oltre alle opere più prettamente strutturali, nel corso del cantiere al servizio dell’edificio di culto l’attività si è focalizzata pure sul restauro dei diversi apparati decorativi presenti (quindi i cicli pittorici e gli elementi lapidei scolpiti, sia interni che esterni).
Restano, in verità, ancora dei lavori da fare e riguardano soprattutto la piccola cappella che, a lato dell’altare, dovrebbe vedere il rinforzo della parte ipogea.
Ma intanto si è comunque arrivati a compiere il passo più importante ed atteso dalla comunità di San Benedetto in Perillis: la riapertura dei portali dell’abbazia ed il suo ritorno alla piena fruibilità.