11 Giugno 2025 - 16:24:40
di Vanni Biordi
La rielezione di Nazario Pagano a presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera non è solo un atto formale, ma un riconoscimento significativo del suo operato e un segnale chiaro della fiducia che il Parlamento ripone in lui. Come ha sottolineato lo stesso Pagano in una nota, si tratta di «un grande onore» e, al contempo, di «una grande responsabilità».
Ringraziando il Parlamento, il capogruppo Paolo Barelli e il presidente Antonio Tajani per il loro supporto, Pagano ha evidenziato il lavoro svolto in questi due anni e mezzo di legislatura. Questo periodo è stato indubbiamente intenso, e la riconferma suggerisce che il suo approccio e i risultati ottenuti siano stati apprezzati trasversalmente.
La I Commissione non è una commissione come le altre; è, per usare le parole di Pagano, «il cuore delle regole democratiche». Qui si forgiano le riforme che definiscono l’assetto dello Stato, che tutelano i diritti dei cittadini e che mirano a rendere più efficienti le nostre Istituzioni. È il luogo dove il dibattito sui principi fondamentali della nostra Repubblica assume la sua forma più concreta e dove si decide il futuro dell’architettura istituzionale italiana.
La promessa di Pagano di continuare a esercitare il suo ruolo «con equilibrio, ascolto e determinazione, nel pieno rispetto del pluralismo e della nostra Costituzione» è un impegno fondamentale. In un contesto politico spesso polarizzato, la capacità di mantenere un approccio equilibrato e di favorire l’ascolto delle diverse voci è cruciale per garantire che le riforme siano ponderate e condivise, rafforzando così la coesione nazionale piuttosto che dividerla. Il rispetto della Costituzione, poi, non è solo un obbligo, ma il faro che deve guidare ogni azione in seno a questa commissione.
Le sfide che attendono Pagano e la sua Commissione sono molteplici e complesse. «Attuare riforme, rafforzare la coesione nazionale, modernizzare la pubblica amministrazione, garantire sicurezza e diritti», queste sono solo alcune delle priorità che il presidente ha elencato. Ogni punto rappresenta un nodo cruciale per lo sviluppo e la stabilità del Paese.
L’attuazione delle riforme è spesso più complessa della loro ideazione, richiedendo un lavoro meticoloso e una visione a lungo termine. Il rafforzamento della coesione nazionale implica la capacità di trovare punti di incontro su temi divisivi. La modernizzazione della pubblica amministrazione è un obiettivo storico e irrinunciabile per rendere il Paese più competitivo. Infine, garantire sicurezza e diritti in un mondo in rapida evoluzione è una responsabilità costante che richiede attenzione e capacità di adattamento.
Nazario Pagano si è dichiarato pronto a dare «ancora una volta, il massimo». La sua riconferma alla guida di una commissione così vitale è un segnale di continuità e stabilità. Sarà interessante osservare come la Commissione, sotto la sua guida, affronterà le sfide che ci attendono, contribuendo a plasmare l’Italia di domani.