12 Giugno 2025 - 09:38:01
di Tommaso Cotellessa
Dopo mesi di annunci, dibattiti, proposte e un crescendo di tensioni segnate da polemiche e toni sempre più accesi, si aprono ufficialmente oggi le operazioni di voto per eleggere il nuovo rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila. Il successore di Edoardo Alesse guiderà l’ateneo per i prossimi sei anni accademici.
Quella odierna rappresenta la prima votazione, alla quale sono chiamati a partecipare il personale docente, il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, e gli studenti aventi diritto di voto.
Le operazioni si svolgeranno all’interno della Sala Consiglio del Rettorato di Palazzo Camponeschi, in Piazza Santa Margherita 2. Il seggio resterà aperto dalle 10:30 alle 19:30.
Nel caso in cui, al termine della giornata, nessuno dei candidati ottenga la maggioranza necessaria, si procederà con ulteriori votazioni previste per il 17 e il 20 giugno. Eventuale ballottaggio, invece, si terrà il 23 giugno.
I quattro candidati in corsa per la carica di rettore sono Marco Valenti, Fabio Graziosi, Luca Lozzi e Roberto Carapellucci.
La campagna elettorale si è sviluppata su più livelli: alcuni candidati hanno scelto un approccio orientato al dialogo con la città, adottando toni critici nei confronti dell’attuale governance dell’ateneo, mentre altri hanno mantenuto una linea più tradizionale, concentrandosi principalmente sul dibattito interno alla comunità accademica.
Il clima si è via via surriscaldato, in particolare nelle settimane precedenti alla votazione. Il clima elettorale, montato ben prima dell’assemblea elettorale del 29 aprile, che ha segnato l’inizio ufficiale della corsa verso Palazzo Camponeschi, si è fatto particolarmente teso proprio in questi ultimi giorni. Lo stesso Alesse ha parlato di “toni esacerbati” e di un “clima inaspettatamente pesante”, il riferimento è alle polemiche provenienti da alcuni candidati, ma anche dal mondo politico locale, a cui si sono aggiunte critiche rispetto alle modalità di voto da parte della componente studentesca.
Ora però è il momento del voto. I toni si placano e a parlare saranno le urne.