13 Giugno 2025 - 17:35:02

di Tommaso Cotellessa

La fase elettiva che consegnerà all’Università degli Studi dell’Aquila il suo prossimo rettore è ormai entrata nella sua fase più viva.

L’esito giunto dalla prima votazione è stato quello di una fumata nera, infatti, nonostante l’affermarsi con un sostenuto distacco del candidato favorito, Fabio Graziosi, il quale ha ottenuto 370,23 voti, nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti necessaria per ottenere la vittoria al primo turno.

L’appuntamento è ora, dunque, fissato al 17 giungo per la seconda votazione.

La corsa verso il secondo turno, infatti, non sarà più a quattro bensì a tre, in seguito al passo indietro comunicato da Roberto Carapellucci, il quale – avendo riscosso  32,76 voti al primo turno – pur ringraziando coloro che lo hanno sostenuto, ha comunicato la sua uscita di scena.

Tuttavia, all’indomani del primo appuntamento elettorale, le carte in tavola sono cambiate e la partita sembra prendere un’altra piega.

D’altro canto sia Luca Lozzi (71,18 voti) che Marco Valenti (98,66 voti) hanno confermato la loro candidatura.

Entrambi i competitor hanno manifestato soddisfazione per il risultato ottenuto e si sono resi disponibili per un confronto costruttivo con la comunità universitaria al fine di condividere il proprio programma in vista del secondo turno. Tuttavia, mentre Lozzi si è limitato a ringraziare per la fiducia, esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto e invitare al dialogo, Valenti ha invece offerto un’analisi decisamente critica dei dati emersi dal primo turno.

In una nota il professore, intestatosi ormai il ruolo di candidato di maggior rottura, ha interpretato il consenso ottenuto da Carapellucci e Lozzi e da lui stesso come il segnale di un desiderio di cambiamento della governance da parte della comunità universitaria aquilana.

Per Valenti, infatti, la mancata vittoria al primo turno di Graziosi, candidato forte e di continuità, manifesta la necessità di una svolta.

Fra i dati rilevati da Valenti vi è anche il tema dell’astensione: secondo quanto riferito dal professore circa il 40% del personale amministrativo, bibliotecario e tecnico non ha preso parte alle operazioni di voto, mentre addirittura è fissata al 70% l’astensione della componente studentesca.

Il dato relativo agli studenti continua, d’altronde, a far discutere anche in relazione alla questione -sollevata da Valenti stesso e dagli studenti di Eolo – relativa alla decisione di far votare le rappresentanze studentesche dei dipartimenti elette nelle elezioni di due anni fa e non quelle elette nelle elezioni di questo anno. Decisione giustificata dall’ateneo con questioni di regolamento interno.

Al netto di ciò la conferma della sua candidatura viene descritta da Valenti come una possibilità di alimentare il “lievito del cambiamento” così da alimentare una discontinuità rispetto alla governance degli ultimi mandati.

Nel frattempo da parte del candidato favorito dal primo turno, Fabio Graziosi, non è stato diffuso alcun commento, d’altronde i numeri delle urne di certo non necessitano chiarimenti: la sua candidatura resta in campo e resta forte.

La prossima tappa è fissata al 17 giugno, quando forse potremmo assistere ad una fumata bianca.