17 Giugno 2025 - 16:37:59

di Tommaso Cotellessa

Proseguono senza sosta le attività della Prefettura dell’Aquila nell’ambito del contrasto alle infiltrazioni mafiose all’interno del tessuto economico del territorio provinciale.

Dopo l’interdittiva antimafia disposta nei giorni scorsi nei confronti di un’impresa nel settore edilizio, il Prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha infatti dato seguito all’applicazione di sei misure di prevenzione collaborativa nei confronti di altrettante imprese del territorio provinciale attive nel comparto agropastorale, in quanto ritenute esposte al rischio di tentativi di infiltrazione mafiosa sotto forma di agevolazione occasionale.

La decisione è stata presa in seguito ad attente operazioni di monitoraggio ed ha il preciso scopo di tutelare l’attività di impresa nel territorio.

Quello imposto alle sei imprese del settore agropastorale è un provvedimento di portata meno incisiva rispetto all’interdittiva, non vengono infatti preclusi i rapporti con la pubblica amministrazione. Tuttavia quest’ultimo consentirà una stretta azione di vigilanza prescrittiva sull’attività d’impresa, da parte delle Forze di polizia e della Direzione Investigativa Antimafia, sotto il coordinamento della Prefettura, a scopo di prevenzione dal rischio di infiltrazione della criminalità organizzata.

In particolare, per effetto dei citati provvedimenti, l’impresa interessata dovrà:

 1) adottare e attuare misure organizzative atte a rimuovere e prevenire i tentativi di infiltrazione mafiosa riconducibili a situazioni di agevolazione occasionale; 

 2) comunicare al Gruppo Interforze Antimafia, entro quindici giorni dal loro compimento: a) gli atti di disposizione, di acquisto o di pagamento eseguiti o ricevuti, gli incarichi professionali conferiti, di amministrazione o di gestione fiduciaria ricevuti, di valore non inferiore a 5.000 euro; b) i finanziamenti,in qualsiasi forma, eventualmente erogati da parte dei soci o di terzi; c) i contratti di associazione in partecipazione stipulati;

3) aprire un conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva, per gli atti di pagamento e riscossione sopra indicati.

 A partire da oggi avrà inizio un periodo di osservazione per le sei aziende, al termine del quale il gruppo interforze antimafia stilerà un rapporto e – in caso di esito positivo – valuterà la possibilità di disporre un’ informazione antimafia liberatoria.