18 Giugno 2025 - 16:47:27
di Redazione
«Un’ora di lavoro, dopo un anno e mezzo di sollecitazioni e proteste per riparare i paletti in via Onna: ecco un esempio dell’incapacità amministrativa del consigliere Daniele Ferella, che dovrebbe anche rappresentare le istanze di Paganica e del territorio aquilano di cui è espressione, che ha tanti problemi quotidianamente sotto i suoi occhi, che gli vengono quotidianamente segnalati, e per i quali la competenza nel risolverli dovrebbe essere del Comune dell’Aquila. Ma lui è sordo e cieco, troppo attento a non turbare la serenità del sindaco Pierluigi Biondi, indifferente al destino delle frazioni».
Esordisce così Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata dei beni di uso civico (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, frazioni dell’Aquila, nella sua replica agli attacchi considerati «pretestuosi, ideologici e disinformati» da parte di Daniele Ferella, capogruppo della Lega al Consiglio comunale dell’Aquila, e coordinatore provinciale del partito, che era stato tirato in causa da Galletti in merito alla mancata sistemazione, nello stretto passaggio pedonale nella trafficata via Onna a Paganica, di un paletto e un salvagente di metallo, piegati a seguito di un incidente da oltre un anno e mezzo. Come pure sollecitato per i problemi agli impianti fognari, al depuratore, per la qualità delle acque del fiume Vera e per tante altre criticità.
«Ferella, che evidentemente non conosce le carte– esordisce Galletti – e si fida forse di quello che gli racconta Marino Volpe, ex consigliere di questa amministrazione, di cui si ricorda solo il suo apporto pari quasi allo zero, mette in discussione i nostri bilanci, ma mi spiace per lui, i nostri bilanci sono trasparenti e certificati, votati anche dal Volpe di cui sopra, e invece di fidarsi delle dicerie, può venire qui anche con un staff di esperti e passarli ai raggi x . In questi anni abbiamo fatto miracoli con le nostre scarse risorse, e il popolo di Paganica ci ha sempre premiato alle elezioni, vinte con percentuali altissime, perché ha toccato con mano il nostro lavoro, la nostra concretezza, il nostro metterci l’anima, il nostro rimboccarci le maniche, a differenza di certi politici che si ricordano di Paganica solo in campagna elettorale».
Prosegue Galletti: «Entrati nel 2010 a dirigere l’Asbuc, ci siamo trovati in realtà ad affrontare una situazione debitoria per circa 300mila euro, nei confronti del Comune, per errate attribuzioni, e per la realizzazione del distretto sanitario. Le risorse spese in questi anni sono andate tutte a beneficio del territorio, con tre operai stipendiati, per riparare le strutture di proprietà degli usi civici, per sistemazioni idrauliche, per realizzare e fare manutenzioni del sentiero attrezzato della Madonna di Appari e altri sentieri, per pulire il torrente Raiale, due o tre volte l’anno, abbattendo i costi con il nostro lavoro volontario, per sostenere le associazioni sportive, alle quali ricordo a Ferella, abbiamo dato solo dei rimborsi per le spese sostenute per le manutenzioni e migliorie alle attrezzature sportive, che pure sono di proprietà comunale, come del resto ci prendiamo cura delle strade di competenza del Comune dell’Aquila, 15 chilometri, per manutenzioni annuali, e per 15 anni a questa parte. Ci prendiamo poi cura della villa comunale, della fonte di Sant’Antonio, del parco del Castello, di Isola di Pontignone, dei rifugi e dei pascoli montani, assolvendo alle incombenze burocratiche e tecniche dei nostri allevatori e agricoltori, dei bacini di raccolta di acqua e anche del trasporto della stessa in montagna, del recupero e della continua manutenzione delle varie sorgenti. Siamo di supporto e in prima linea in tutte le iniziative, e cito le festività di Pasqua, della Corsa del Cappello, di San Giovanni, della Monticazione, di Sant’Antonio».
«Il disinformato Ferella – incalza Galletti – ci accusa di aver ‘gettato nel cestino’ 33mila euro in spese legali, ma dovrebbe sapere che ad esempio la causa fatta per la proprietà di Monte Caticchio è stata avviata non da noi, ma dall’Asbuc di Tempera, con una raccolta firme, ed è andata per noi a buon fine, e grazie anche ad altre cause ora abbiamo a patrimonio terreni e beni che valgono molto di più di quello che abbiamo speso per tecnici e avvocati. Si faccia Ferella anche spiegare che a differenza di quel che ci accusa, per i pulmini non abbiamo speso un euro, ne avevamo uno in comodato d’uso gratuito, che abbiamo utilizzato per portare gli anziani a fare le cure termali a Popoli, e concesso alle associazioni per iniziative di valore sociale».
«Ferella spieghi piuttosto – incalza Galletti -, come componente della maggioranza e come capogruppo della Lega, come sia stato possibile che i lavori per il nuovo polo scolastico si siano fermati, con il Comune che ora rischia un contenzioso dopo aver revocato un appalto assegnato, con l’ulteriore ipotesi che non si farà in tempo a chiudere i lavori entro le tempistiche molto strette del Pnrr, spieghi perché ancor prima non sono stati utilizzati 1,8 milioni di euro già disponibili per il recupero del centro polifunzionale, che invece è stato abbattuto. ‘Cosa fatta capo ha’, verrebbe da commentare da paganichese, e la speranza è che questa opera non subisca la stessa sorte del campo sportivo da calcio, dopo anni e anni di attesa inaugurato a fine 2024 dal sindaco Biondi, ma ancora oggi inutilizzabile perché ancora non completo, con la nostra squadra che deve andare a giocare a L’Aquila».
Galletti replica con forza anche alle accuse mosse da Ferella relativamente alla falesia che funge da palestra di arrampicata adiacente al santuario della Madonna di Appari.
«Ferella non sa nemmeno che l’Asbuc non è competente sull’intervento della falesia, realizzata 40 anni fa, mai autorizzata dall’Asbuc, che all’epoca del resto non esisteva nemmeno».
Idem per quello che riguarda le competenze relative al distretto sanitario.
«L’Asbuc è committente, ma i rallentamenti dei lavori sono imputabili all’assegnazione di una gara indetta dal Provveditorato alle Opere pubbliche, ad una impresa estromessa poi dalla Prefettura di Roma per la normativa antimafia. Ancor prima il Provveditore nominò un rup e un direttore dei lavori, e l’Asbuc non ha mai avuto e non ha voce di capitolo. Ad ogni buon conto, i lavori sono in via di conclusione e da subito chiediamo a Ferella di darsi da fare per accelerare l’iter di convenzionamento del nostro distretto sanitario con la Asl provinciale dell’Aquila».
Conclude Galletti: «In questi lunghi anni l’Asbuc è stata, ed è, l’istituzione davvero presente nella frazione più popolosa dell’Aquila, sempre attenta alle istanze dei cittadini, spesso andando oltre le sue competenze, e con i suoi pochi soldi. Ferella così interessato a dar di conto, calcolasse piuttosto quanto è il valore economico dell’immane lavoro svolto dall’Asbuc per garantire ad esempio la manutenzione delle viabilità locale, della villa, del verde pubblico e del sentiero della Madonna di Appari, che dovrebbero essere di competenza comunale e a carico delle sue finanze. Dal paganichese Ferella ci saremmo aspettati una partecipazione più attiva, anche da volontario, impugnando un falcetto o un rastello nelle nostre giornate ecologiche, o almeno un grazie, e non certo critiche gratuite, una ostilità dovuta forse al solo fatto che non siamo allineati alla filiera politica di Biondi e soci».