19 Giugno 2025 - 10:26:16
di Redazione
Ci sarà oggi pomeriggio una seduta urgente del Consiglio regionale dell’Abruzzo con all’ordine del giorno la tematica del fine vita: in aula ci sarà l’esame del progetto di legge “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”.
Dopo la regione Toscana dove il suicidio assistito è legge (n.16/2025) gli occhi sono ora puntati sull’Abruzzo.
La proposta di iniziativa popolare è stata iscritta all’ordine del giorno con “procedura d’urgenza”, secondo quanto previsto dalla legge regionale che detta, per la Regione Abruzzo, le regole sul referendum abrogativo, consultivo e l’iniziativa legislativa.
Il testo, infatti, era arrivato in Consiglio per la prima volta, il 26 giugno 2024, ma in quell’occasione non si arrivò al voto.
Da quella data sono scattati i 12 mesi concessi dalla normativa regionale per la pronuncia definitiva dell’Aula sul progetto di legge.
A decidere la convocazione è stata la conferenza dei capigruppo che si è riunita all’Aquila, coordinata dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
Se da un lato il centrosinistra preme per l’approvazione, il presidente della Regione Marco Marsilio, lasciando intendere il suo voto contrario, auspica una legge nazionale. Il Governo ha infatti annunciato la presentazione di una legge che regolamenterà anche lo spazio lasciato alle Regioni e ha impugnato la legge regionale della Toscana alla Corte costituzionale, sostenendo che la materia della sanità rientri tra quelle di competenza concorrente tra Stato e Regioni.
La Regione Toscana, dal canto suo, si è costituita in giudizio alla Consulta in difesa della legge regionale.
Ora quindi tocca all’Abruzzo decidere.
Luciano D’Amico, leader dell’opposizione, precisa che non si tratta di una istigazione al suicidio, ma «di garanzia di scelta consapevole».
Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha detto di non essere contrario nel merito ma, in accordo con Marsilio, sostiene la necessità di una norma nazionale.
«Il 19 giugno 2025 alle ore 15:30 è stato convocato il Consiglio regionale per deliberare sulla legge sul fine vita. Un percorso iniziato due anni fa, che ha visto per la prima volta utilizzare lo strumento della legge d’iniziativa popolare nella nostra regione, l’Abruzzo. Un percorso fatto di raccolta firme, di ricerca degli autenticatori, di richiesta dei certificati presso i comuni. E poi il deposito in Consiglio, l’approvazione, il parere favorevole del Collegio di garanzia statutaria, le audizioni in V Commissione e ora la discussione. Questa lettera aperta a tutti voi è per ringraziarvi, innanzitutto».
Lo ha scritto in una lettera aperta alla politica abruzzese e ai cittadini Riccardo Ververi, coordinatore della campagna Liberi Subito, promossa dall’associazione Luca Coscioni, sull’approdo in aula in Abruzzo del pdl sul fine vita.
«Un ringraziamento sentito al presidente Marco Marsilio – si legge nella nota – per aver posto la Sua attenzione sul tema in campagna elettorale, durante un dibattito televisivo con il candidato Presidente Luciano D’Amico. Le sue parole sono state importanti per noi, perché ci hanno confermato quanto questo tema sia trasversale e non abbia bisogno di schieramenti: ognuno è libero di fare le proprie scelte, in scienza e coscienza, purché non limiti le libertà altrui. Ci tenevamo a ringraziare i consiglieri regionali che si sono spesi in questi due anni nelle discussioni in V Commissione: abbiamo seguito diversi incontri di varie regioni e mai abbiamo riscontrato un clima di attenzione, ascolto e partecipazione come in Abruzzo. Un monito che conferma la maturità della nostra regione, nel corpo civile e istituzionale. Un particolare ringraziamento ai cittadini: a chi si è speso nel raccogliere le firme e organizzare incontri e tavoli. Sappiamo che non è cosa semplice e che tutti abbiamo dovuto sacrificare tempo, soldi agli impegni che ogni giorno dobbiamo affrontare. Grazie anche a chi è venuto ai tavoli con il dubbio laico o religioso della necessità di questa legge: anche se apparteniamo a due posizioni differenti, la ricchezza scaturisce soprattutto dall’incontro del diverso che lascia spazio a ciò che è altro da lui».