19 Giugno 2025 - 17:07:31

di Tommaso Cotellessa

La vicenda della Marelli è di nuovo stata oggetto di un intenso confronto fra il Governo e le forze sindacali.

Queste ultime infatti continuano a manifestare una seria preoccupazione rispetto alla crisi europea dell’automotive che ha investito appieno l’azienda leader nel settore italiano della produzione di componenti per auto.

Nel corso dell’ultima riunione, che ha visto il ministro Adolfo Urso e il sottosegretario Fausta Bergamotto dialogare con i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, la richiesta avanzata dalle sigle è stata in particolare quella di seguire la vicenda Marelli con specifica attenzione al rapporto con il suo principale cliente italiano: Stellantis.

«Marelli – come spiegano in una nota i sindacalisti – ha aperto difatti il Chapter 11, una procedura di ristrutturazione del debito di diritto statunitense. Ciò dovrebbe permettere il taglio del debito finanziario, con un cambio di proprietà e con continuità aziendale. I timori riguardano tuttavia possibili problemi coi fornitori capaci di incidere sulla normalità produttiva. A nostro avviso però si pone, anche a prescindere dalla procedura di Chapter 11, un ulteriore e decisivo problema, quello dei rapporti con i clienti, in particolare con Stellantis. Alcuni stabilimenti, a iniziare da Melfi, Sulmona, Bari, Caivano, stanno facendo ampio ricorso alla cassa integrazione, anche a causa della dipendenza in tutto o in parte da Stellantis: sarà decisiva per il loro futuro la assegnazione di nuove forniture, o quanto meno la precisazione dei
volumi delle forniture già pattuite».

In risposta alle richieste avanzate dalle parti sindacali il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è detto pronto a esercitare tre forme di intervento: una forma di moral suasion per i rapporti negoziali fra Marelli e Stellantis, una possibile sollecitazione di possibili soggetti interessati alla acquisizione nell’ambito della procedura di Chapter 11, nonché la possibile apposizione della golden power in ragione della strategicità del settore.

Accogliendo le proposte del Governo i sindacati hanno inoltre ribadito che sarà necessario porre in essere tutte le azioni volte a scongiurare eventuali chiusure e licenziamenti.
In tal senso le single scrivono «Il Governo deve attivarsi per individuare e promuovere l’arrivo di un possibile solido soggetto industriale nazionale ed in mancanza di esso non escludere la possibilità dell’ingresso dello Stato nella compagine societaria».

Le parti in causa torneranno ad aggiornarsi tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ma prima del prossimo appuntamento di confronto i sindacati svolgeranno assemblee in tutti gli stabilimenti e avvieranno lo
E’ evidente che nei prossimi giorni dovranno svolgersi le assemblee in tutti gli stabilimenti stato di agitazione.