20 Giugno 2025 - 09:45:24
di Redazione
«Da lunedì lo stabilimento Aura dell’Aquila, di recente acquisito dalla svizzera Mival, è privo di acqua per via di “tensioni” con il Tecnopolo D’Abruzzo che riguarderebbero il costo dell’housing e pagamenti arretrati».
Lo scrivono in una nota i sindacati Fim-Fiom-Uilm e la Rsu Aura.
«Allo stato attuale, mancando le condizioni igieniche minime per via della mancanza dell’acqua, lo stabilimento è sostanzialmente vuoto e le lavorazioni ferme, con potenziale grave impatto sulle commesse e, quindi, sulla tenuta dell’impresa – aggiungono i sindacati – Abbiamo provveduto a richiedere un incontro urgente all’assessorato alle attività produttive della Regione Abruzzo, chiedendo che siano convocati sia Aura che il Tecnopolo, allo scopo di esplorare, in sede istituzionale, possibili percorsi per gestire la criticità».
«Nelle more della convocazione, riteniamo necessario che il Tecnopolo riavvi al più presto l’erogazione dell’acqua al fine di non compromettere ulteriormente la già complicata situazione dello stabilimento Aura. Ricordiamo, infatti, che i circa 60 lavoratrici e lavoratori sono in regime di cassa integrazione a rotazione da quasi 1 anno e il blocco dell’attività non potrà che inficiare il rapporto di Aura con i clienti e dunque la tenuta complessiva dello stabilimento», sottolineano.
Il prossimo 26 giugno è previsto un incontro tra sindacato e Aura per conoscere il piano industriale, all’indomani dell’acquisizione dello stabilimento da parte di MIVAL.
«Un piano industriale credibile è senz’altro la premessa necessaria per un confronto costruttivo in sede istituzionale», concludono i sindacati.