20 Giugno 2025 - 12:09:14
di Martina Colabianchi
La Giunta regionale dell’Abruzzo, con il via libera ottenuto nella Conferenza Stato‑Regioni, autorizza l’abbattimento “in deroga” di 8.221 storni e 19.317 fringuelli, due specie protette dalle normative nazionali (legge 157/1992) ed europee (Direttiva Uccelli 2009/147/CE), per un totale di oltre 27.000 uccelli.
Una scelta definita «grave e inaccettabile» e senza alcuna giustificazione scientifica da Fabrizio Giustizieri, segretario provinciale di Sinistra Italiana – AVS L’Aquila e Francesco Cerasoli del direttivo provinciale Sinistra Italiana – AVS L’Aquila.
«Entrambe le specie, come ci dicono anche le associazioni animaliste, – scrivono – pesano pochi grammi, sono innocue, e non arrecano danni significativi né alle colture né agli ecosistemi naturali, di cui anzi sono parte integrante. Ci uniamo alla denuncia delle associazioni ambientaliste in merito ad una decisione che, a nostro avviso, si basa su criteri irrazionali – come il numero di cacciatori – e non su dati oggettivi».
«Va ricordato che l’Italia è già stata condannata in passato dalla giustizia europea per aver autorizzato la caccia in deroga a specie protette senza che ci fossero condizioni necessarie a giustificare tali deroghe. È inaccettabile sacrificare la biodiversità e minacciare specie così fragili e protette mettendo al centro i cacciatori e non l’ambiente: se fossimo cattivi andremmo a pensare che queste scelte sono legate al fatto che i cacciatori votano mentre gli uccelli selvatici no…».
«Riteniamo che troppi passi indietro si stanno facendo da quel grande orizzonte che era racchiuso nello slogan “Abruzzo regione verde d’Europa”: gli attacchi ai Parchi ed alla fauna presente in Regione – concludono Giustizieri e Cerasoli – denotano una mediocrità di pensiero ed una miopia di prospettiva che ci lasciano sì interdetti ma anche determinati a contrastare queste politiche utili solo a coloro che amano la violenza ed il rumore mortifero dello sparo».