Avs su Pride Abruzzo: "chi insulta discrimina, noi non ci stiamo!"

22 Giugno 2025 - 20:20:41

Sinistra Italiana – Alleanza Verdi e Sinistra esprime sdegno e
preoccupazione per le parole usate dal consigliere comunale Nello
Simonelli in merito al Pride svoltosi ad Avezzano, evento che ha portato
in piazza con gioia, ironia e determinazione centinaia di persone per
rivendicare diritti, dignità e libertà.

Definire “maiali” le persone che ieri hanno sfilato pacificamente
significa usare un linguaggio non consono al ruolo istituzionale che
ricopre Simonelli. Non è solo un’offesa volgare e gratuita ma anche un
attacco simbolico a quei valori di inclusione, rispetto e
autodeterminazione che il Pride rappresenta. È proprio per contrastare
questo tipo di mentalità – che disumanizza chi viene percepito diverso –
che i Pride nascono e continuano a essere necessari.

Ci chiediamo poi perché a pronunciarsi in modo così violento contro la
manifestazione sia proprio Simonelli, che immaginiamo essere un uomo
eterosessuale, perfettamente a proprio agio nel vivere pubblicamente la
propria identità. Perché non sentiamo direttamente le voci critiche da
parte delle persone omosessuali o trans che si sarebbero eventualmente
sentite a disagio per alcuni “eccessi” del pride e per questo si
sarebbero rivolte al Simonelli?

Il gioco retorico di citare nomi celebri o situazioni isolate non regge.
Il problema non è l’eccezione, ma la quotidianità. La discriminazione si
annida nella vita dell’operaio, dell’insegnante, dell’infermiere, dello
studente; la discriminazione è nella paura di una carezza, di un gesto
affettuoso, di una parola detta ad alta voce. È lì che il Pride porta
luce, anche con l’arma potente dell’ironia, della provocazione e
dell’eccesso. Perché il Pride è una festa e come ogni festa si nutre
anche di simboli, colori, giochi. Nessuno ieri era più svestito di un
normale bagnante al mare. Chiediamo al consigliere Simonelli: dobbiamo
forse coprire gli occhi dei bambini quando andiamo in spiaggia?

Le parole contano e quando a usarle è un rappresentante delle
istituzioni, il danno è ancora più grave. La politica dovrebbe costruire
ponti, non alimentare pregiudizi e per questo crediamo che il
consigliere Simonelli dovrebbe essere il primo a rallegrarsi nel vedere
un corteo di persone che ridono, giocano e si divertono liberamente,
senza arrecare danno né minacciare la libertà altrui: la gioia non va
demonizzata, va riconosciuta e rispettata, soprattutto quando nasce dal
bisogno profondo di affermare sé stessi in una società che troppo spesso
condanna il semplice atto di esistere con autenticità.

I diritti non sono carnevalate, non sono eccessi da censurare. I diritti
sono la base stessa di una società civile e democratica e noi
continueremo a difenderli, in piazza e nelle istituzioni, anche da chi
usa le parole per ferire. C’erano ragazze e ragazzi giovanissimi ieri in
piazza, c’erano per loro e per i loro coetanei, meritano di essere
additati come maiali?