Pecorale su Aral: "Risposta tardiva sulle politiche attive del lavoro da parte della Regione. Serve strategia efficace"
23 Giugno 2025 - 12:31:45
del lavoro ancora una volta, la Giunta regionale dimostra la mancanza di
una regia politica, l’assenza sulle politiche del lavoro e, in
particolare, quelle volte al settore industriale e nessun raccordo tra
programmazione e bisogni reali di lavoratrici e lavoratori. Si pensa al
contenitore e mai ai contenuti. L’unico interesse vero è quello alle
poltrone per direttori e vicedirettori e quant’altro. Si reitera la
solita e comoda modalità dell’annuncio mediatico, immediatamente
contraddetto dai fatti”, così Monia Pecorale, responsabile sulle
tematiche del Lavoro del PD Abruzzo.
“Infatti, è di ieri l’annuncio a mezzo stampa in cui l’Assessora al
Lavoro dichiara di voler proporre a Strasburgo di “favorire investimenti
per ampliare la capacità produttiva” e nello stesso articolo si ricorda
che “Il Presidente della giunta regionale, nell’ottobre scorso, ha
presentato un parere, votato dal Comitato europeo delle regioni, nel
quale sottolineava l’urgenza di finanziamenti mirati da parte
dell’Unione europea in modo da garantire una transizione giusta da non
compromettere la competitività delle regioni” – incalza la Pecorale –
Attenzione. Andrebbe ricordato al Presidente e all’Assessora, che a
Strasburgo, solo l’autunno scorso, la Meloni, di uguale fede politica,
nel cuore della crisi più profonda per il settore auto, ha tagliato 4,6
miliardi al Fondo automotive destinato all’adozione di misure a sostegno
della riconversione della filiera, riducendolo dell’80%.
Però la Regione Abruzzo impiega risorse per creare l’Agenzia Regionale
Abruzzo Lavoro (ARAL). Anche qui, la vicenda lascia non poche
perplessità. Intanto, la tempistica: con un notevole ritardo sui quasi
sette anni di governo che la rende già “pachidermica”. Un articolo del
Sole24Ore di ieri riferiva, infatti, che tra chi cerca lavoro, in
generale LinkedIn è la piattaforma più utilizzata: la usa la metà degli
italiani. Solo successivamente vengono le agenzie per il lavoro, i
portali, i siti aziendali, i social media e i contatti personali (fonte:
Ranstand).
Poi le prospettive: promuovere l’occupazione e la qualità del lavoro con
una struttura più snella dedicata ai servizi per l’impiego. Bene! E con
quale personale? Si esternalizzerà il personale della Regione? Quale
contratto collettivo nazionale applicherà? Ci saranno formule
incentivanti per il personale delle province che intenderanno
trasferirsi?
E per tornare alla crisi del settore automotive abruzzese, quali
soluzioni introdurrebbe ARAL per i lavoratori delle aziende della Val di
Sagro che non ricevono commesse? E per i lavoratori delle aziende che,
come la Purem di Castellalto a Teramo, chiude e licenzia brutalmente 48
lavoratori pur in presenza di utili e budget raggiunti? E se la regione
Abruzzo ha già soluzioni perché non le mette già in campo senza
attendere la creazione della struttura regionale?”