24 Giugno 2025 - 16:17:35

di Redazione

Il Ministero dell’Ambiente ha ufficialmente archiviato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa al controverso progetto di ripompaggio idroelettrico proposto da Enel Produzione Spa tra i laghi di Provvidenza e Campotosto, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il provvedimento è arrivato dopo una segnalazione formale inviata il 4 giugno dal Forum H2O, che ha evidenziato il mancato rispetto dei termini di legge per l’integrazione della documentazione richiesta.

Secondo la normativa, in caso di inosservanza dei termini, la procedura deve essere archiviata d’ufficio.

Nonostante ciò, la pratica risultava ancora aperta a oltre sette mesi dalla scadenza fissata al 30 novembre 2024, finché l’intervento del Forum ha fatto scattare la chiusura del procedimento. Un progetto da 232 milioni e molti impatti ambientali Il progetto Enel, dal valore dichiarato di 232 milioni di euro, prevedeva il pompaggio di acqua in quota per stoccaggio energetico: l’acqua sarebbe stata fatta risalire con il consumo di energia elettrica nei momenti di minor domanda, per poi essere rilasciata nei picchi di consumo, generando margini economici maggiori per la società.

Un sistema vantaggioso per il gestore ma con un bilancio energetico negativo e pesanti impatti ambientali.

Numerose associazioni – tra cui Italia Nostra, Gruppo di Intervento Giuridico, Lipu, Altura, Salviamo l’Orso e la Stazione Ornitologica Abruzzese – avevano contestato il progetto anche nel merito, denunciando il rischio di alterazione del regime idrico dei laghi, lo scavo di gallerie sotterranee, la costruzione di una sala macchina e la produzione di centinaia di migliaia di metri cubi di inerti, in una zona protetta a livello europeo. Previsti anche sbalzi artificiali e ripetuti del livello delle acque, con evidenti impatti su flora, fauna e habitat naturali.

Il Forum H2O ha espresso soddisfazione per l’archiviazione, ribadendo che continuerà a vigilare qualora Enel intenda ripresentare il progetto in futuro. Non è infatti l’unica iniziativa in discussione: un secondo progetto analogo, proposto sempre da Enel a San Giacomo, nel teramano, è ancora in valutazione, nonostante il parere negativo già espresso dall’Ente Parco.

Anche su quest’ultimo dossier, il Forum ha evidenziato criticità procedurali e di trasparenza, chiedendo al Ministero di fare chiarezza. Per l’associazione ambientalista, «progetti di questo tipo, così come quello di Pizzone nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sono del tutto incompatibili con i vincoli di tutela ambientale» imposti dalla normativa europea. La decisione del Ministero rappresenta quindi una significativa vittoria per la tutela del territorio, in un contesto sempre più attento all’equilibrio tra produzione energetica e conservazione ambientale.