“Sbagliate le dichiarazioni del ministro Foti, per i borghi servono azioni e politiche mirate”

24 Giugno 2025 - 15:31:59

“Quanto dichiarato dal Ministro Foti è sbagliato e deprime i tanti
esempi di sindaci eroici che in questi anni sono riusciti a
rivitalizzare i borghi italiani. Inoltre è fuori da ogni indirizzo di
pianificazione elaborato negli ultimi decenni”: lo dichiara Angelo
Radica, presidente di ALI Abruzzo.

Radica prosegue: “Finora le analisi del perché ci sia lo spopolamento
dei borghi sono tante e giuste, e le politiche attuate sono risultate
non risolutive. Vanno date risposte su perché c’è questa tendenza a
fuggire. Quali sono le realtà a rischio? A soffrire il duro colpo sono
soprattutto le comunità montane, in special modo le frazioni. Si,
proprio le frazioni, perché i capoluoghi riescono ancora a salvarsi
grazie ai servizi al cittadino e alle stagioni estive, dove le persone
villeggiano. Perché succede tutto questo? L’età media in questi borghi è
over 60, pertanto abbiamo costruito nel tempo, giustamente, servizi
idonei a una popolazione interessata a determinate cose, mentre un
target più giovane, magari con famiglia, cerca altro. Per attrarre un
target differente, il cittadino giovane con famiglia, è necessario
innovare tecnologicamente e concettualmente i luoghi di aggregazione e
servizi. Prima di tutto bisogna garantire un buon servizio di accesso a
Internet”.

Per il presidente di ALI Abruzzo “un altro aspetto sono i punti di
aggregazione. Servono luoghi che offrano un’esperienza di integrazione
con la comunità (cosa che succede nei locali urbani) con spazi in cui
sia possibile anche lavorare. Se una persona, che lavora in smart
working, deve scegliere se lasciare la città per ritrovarsi otto ore o
più chiuso in una casa a lavorare è naturale che sceglie di restare in
un contesto urbano, dove ha il modo di alternare i luoghi di lavoro a
locali o coworking”.

Radica fa poi presente che “uno dei principali problemi, soprattutto nei
piccoli borghi, è la scuola. Non è possibile organizzare edifici
scolastici e assumere insegnanti per una manciata di bambini, ecco
perché la DAD diventa fondamentale. Certo, deve essere migliorata, ma in
un futuro non troppo lontano, grazie alla tecnologia immersiva – come
ologrammi e realtà aumentata – partecipare a una lezione a distanza sarà
molto simile a seguirne una live. Questa tecnologia è già presente nei
musei, nel settore degli eventi. Inutili poi a mio avviso i tentativi di
stimolare il target economicamente, ovvero mettendo in vendita case a 1
euro o incentivi economici per affitti o acquisti di immobili per
attirare nuovi residenti. Il risultato di queste azioni non può essere
la soluzione, specialmente in certi contesti. Senza considerare che
un’abitazione potrebbe diventare dopo un primo periodo di residenza
‘fittizia’ una vera e propria casa per le vacanze, non aiutando il
ripopolamento, quando mancano i servizi per vivere il borgo”.

Il presidente di ALI Abruzzo si chiede: “Ci sono frazioni molto distanti
dal capoluogo montano nelle quali resta impossibile strutturare
determinati servizi, quindi come possiamo evitare che diventino luoghi
fantasma? Dobbiamo offrirli a realtà private per renderli luoghi
ricettivi per turisti. Molti sono i casi in cui realtà private hanno
acquistato piccole frazioni trasformandole in borghi medievali con
esperienze culinarie, SPA e tanto altro. Li chiamano alberghi diffusi.
Un esempio è Santo Stefano di Sessanio. Altro aspetto importante su cui
i borghi dovrebbero investire è sulla ‘sostenibilità alimentare’: parlo
di quelle aziende biologiche vicine al territorio, spesso ricordate come
a chilometro zero. Questo perché la popolazione più moderna, come
impiegati di ufficio o Nomadi Digitali, quando pensa di vivere in un
borgo, desidera migliorare la qualità della vita e pertanto mangiare
sano. Al contrario del popolo over 60, spesso impegnato nel coltivare il
proprio orto, i cittadini moderni non hanno questa pazienza e
privilegiano ‘l’acquisto sostenibile’. Ho conosciuto borghi in cui
l’amministrazione comunale ha offerto uno spazio a cooperative
alimentari del territorio. Se il cittadino over 60, spesso in pensione,
desidera passare il proprio tempo libero a lavorare la propria terra,
giocare a carte o scambiare due chiacchiere sulle panchine, il cittadino
moderno preferisce dedicarsi a ‘esperienze outdoor’, come percorsi di
mountain bike, trekking o yoga all’aria aperta. Praticamente serve
pensare al borgo in ottica moderna, mantenendo la cultura e le
tradizioni che caratterizzano la popolazione italiana da generazioni”.