Ferrovia Avezzano-Roma, M5S: “pendolari abbandonati ai disagi di Trenitalia nel silenzio di Sindaci e Regione”
26 Giugno 2025 - 17:07:01
Sono mesi che, ascoltando la voce dei pendolari, denunciamo disservizi
sulla linea ferroviaria Avezzano-Roma ma la situazione non accenna a
migliorare. In questi giorni e fino a fine luglio, chi viaggia
quotidianamente per lavoro o studio sta di nuovo vivendo una estate di
disagi, a causa dei lavori tra Roma Tiburtina e Bagni di Tivoli, con la
totale sospensione del servizio. I lavori di manutenzione e
ammodernamento di ferrovia e stazioni sono necessari e inevitabili ma
non si possono fermare i treni senza un’adeguata alternativa. In un
paese civile, un servizio sostitutivo puntuale e adeguatamente
dimensionato dovrebbe essere predisposto ancor prima di iniziare i
lavori per non compromettere la qualità e la regolarità del servizio.
Invece, come accade da quasi due anni, anche questa volta i pendolari
marsicani sono stati abbandonati a bus sostitutivi insufficienti, nel
silenzio assordante dei Sindaci del territorio che avrebbero il dovere
di farsi portavoce dei propri cittadini nelle sedi opportune. A partire
dal Sindaco di Avezzano Di Pangrazio e da quello di Tagliacozzo,
Giovagnorio che hanno nei loro Comuni le stazioni più importanti.
Eppure, di buone ragioni per farsi sentire ce ne sono state. Solo nel
periodo tra ottobre 2024 e aprile 2025, si sono verificati tre guasti
gravi che hanno causato cancellazioni e ritardi fino a 2 ore e 10 minuti
su un tragitto di appena 113 km e una percorrenza di 1 ora e 50 minuti.
Più di recente, c’è stato il caso della soppressione definitiva del
treno in partenza alle 6:24 da Avezzano. Nel frattempo, la Regione
Abruzzo continua a versare a Trenitalia 57 milioni di euro l’anno per
assicurare ai cittadini il servizio di trasporto pubblico ferroviario di
interesse regionale e locale. Dal 2026, il costo passerà a 63,8 milioni
di euro all’anno. Anche per questo, l’Ente regionale dovrebbe vigilare
sul rispetto del contratto con Trenitalia, a difesa dei cittadini.
Evidentemente, la Regione Abruzzo non è in grado di tutelare i propri
pendolari e resta in silenzio, al pari dei Sindaci. Con un servizio
ferroviario pubblico inaffidabile, sono sempre di più le persone che si
affidano ai bus privati, mentre continuiamo a pagare Trenitalia per un
servizio inadeguato. In Marsica, anche il trasporto pubblico sta
seguendo il “modello Abruzzo” di Marsilio, Quaglieri e Verrecchia già
sperimentato disastrosamente nella sanità: paghiamo più tasse per
servizi pubblici peggiori e siamo anche costretti a pagare, in aggiunta,
il privato per una TAC o per un autobus”.
sulla linea ferroviaria Avezzano-Roma ma la situazione non accenna a
migliorare. In questi giorni e fino a fine luglio, chi viaggia
quotidianamente per lavoro o studio sta di nuovo vivendo una estate di
disagi, a causa dei lavori tra Roma Tiburtina e Bagni di Tivoli, con la
totale sospensione del servizio. I lavori di manutenzione e
ammodernamento di ferrovia e stazioni sono necessari e inevitabili ma
non si possono fermare i treni senza un’adeguata alternativa. In un
paese civile, un servizio sostitutivo puntuale e adeguatamente
dimensionato dovrebbe essere predisposto ancor prima di iniziare i
lavori per non compromettere la qualità e la regolarità del servizio.
Invece, come accade da quasi due anni, anche questa volta i pendolari
marsicani sono stati abbandonati a bus sostitutivi insufficienti, nel
silenzio assordante dei Sindaci del territorio che avrebbero il dovere
di farsi portavoce dei propri cittadini nelle sedi opportune. A partire
dal Sindaco di Avezzano Di Pangrazio e da quello di Tagliacozzo,
Giovagnorio che hanno nei loro Comuni le stazioni più importanti.
Eppure, di buone ragioni per farsi sentire ce ne sono state. Solo nel
periodo tra ottobre 2024 e aprile 2025, si sono verificati tre guasti
gravi che hanno causato cancellazioni e ritardi fino a 2 ore e 10 minuti
su un tragitto di appena 113 km e una percorrenza di 1 ora e 50 minuti.
Più di recente, c’è stato il caso della soppressione definitiva del
treno in partenza alle 6:24 da Avezzano. Nel frattempo, la Regione
Abruzzo continua a versare a Trenitalia 57 milioni di euro l’anno per
assicurare ai cittadini il servizio di trasporto pubblico ferroviario di
interesse regionale e locale. Dal 2026, il costo passerà a 63,8 milioni
di euro all’anno. Anche per questo, l’Ente regionale dovrebbe vigilare
sul rispetto del contratto con Trenitalia, a difesa dei cittadini.
Evidentemente, la Regione Abruzzo non è in grado di tutelare i propri
pendolari e resta in silenzio, al pari dei Sindaci. Con un servizio
ferroviario pubblico inaffidabile, sono sempre di più le persone che si
affidano ai bus privati, mentre continuiamo a pagare Trenitalia per un
servizio inadeguato. In Marsica, anche il trasporto pubblico sta
seguendo il “modello Abruzzo” di Marsilio, Quaglieri e Verrecchia già
sperimentato disastrosamente nella sanità: paghiamo più tasse per
servizi pubblici peggiori e siamo anche costretti a pagare, in aggiunta,
il privato per una TAC o per un autobus”.